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Cronaca Capodrise

I carabinieri sequestrano un quintale di carne e 166 prodotti da forno | FOTO

Il blitz della Forestale nel periodo pasquale: i titolari di una macelleria e di un panificio finiscono nei guai

Il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale (Nipaaf) di Caserta e le 11 stazioni carabinieri forestale, in questi giorni hanno proceduto ad effettuare una campagna di controlli sui prodotti agroalimentari maggiormente consumati nel periodo pasquale: uova fresche, farina, carne ovi-caprina, preparati lattiero caseari, prodotti dolciari ed uova di cioccolato. Le verifiche hanno riguardato la rintracciabilità dei prodotti rinvenuti in vendita, la regolarità delle notizie riportate in etichetta, nonché sulla sussistenza di eventuali manovre speculative sui prezzi praticati al dettaglio.

Nel corso di un controllo i militari dell'Arma, coadiuvati dai medici veterinari dell’Asl di Caserta (Dipartimento di Prevenzione U.O.V. di Marcianise), presso una rivendita di carni sita a Capodrise, hanno riscontrato la presenza di 4 carcasse scuoiate ed eviscerate di specie caprina detenute per la successiva commercializzazione in cella frigo prive della bollatura sanitaria e di qualsivoglia altra indicazione di origine e di provenienza, integrando il reato di attività di macellazione clandestina di animali in stabilimento privo di riconoscimento comunitario; di 65,8 kg di carni imballate (del tipo schiacciata di salame, fiocchi di maiale, pancetta rotolata e salame), sprovvista delle indicazioni obbligatorie previste per legge a tutela del consumatore; di 43 kg di carni suine lavorate (del tipo guanciali, capicollo, e fiocchi di carne) non conformi in relazione alla normativa sulla rintracciabilità alimentare.

Detti prodotti sono stati sottoposti a sequestro, di tipo giudiziario per le carni caprine provenienti da macellazione clandestina, di tipo amministrativo per le descritte altre due tipologie di violazioni. I responsabili sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà ed al legale rappresentante della ditta sono state anche comminate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 1733,33 euro.

Nel corso di un altro controllo, invece, presso un panificio nel comune di Carinaro è stato accertato che venivano esposte per la vendita delle forme di pane non preimballate in assenza di un cartello o di altro sistema equivalente che recasse le indicazioni obbligatorie previste dalle normative vigenti. Sottoposti a sequestro amministrativo 166 prodotti da forno, per un peso complessivo di circa 35,33 kg, e comminata la sanzione amministrativa computata in misura ridotta in 2000 euro.

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