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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Tonnellate di rifiuti nel capannone, ora il banchiere rischia grosso

Vignaroli: "Probabilmente volevano darli alle fiamme"

"Acquisiremo gli atti relativi al sequestro e approfondiremo il caso. Il capannone di Asigliano Veneto stava probabilmente per essere dato alle fiamme, come quello che solo pochi giorni fa è stato incendiato nella zona sud di Milano. La Commissione Ecomafie, che di incendi negli impianti di trattamento e stoccaggio rifiuti si era già occupata la scorsa legislatura, prosegue il suo lavoro di inchiesta sui roghi". Lo dichiara il presidente della Commissione Ecomafie Stefano Vignaroli in merito al sequestro, effettuato questa mattina dagli uomini della Guardia di Finanza in provincia di Vicenza, di un capannone con circa 900 tonnellate di rifiuti speciali stipati all'interno. 

"Il Nord, che già dalla precedente relazione della Commissione risultava l'area col maggior numero di roghi, si conferma la nuova Terra dei fuochi, con i rifiuti in arrivo dal sud Italia. La dinamica dell'inversione dei flussi, ora da Sud verso Nord, era stata fotografata nell'estate 2017 da un'inchiesta di Noe di Milano e Procura di Brescia, e risulta ancora pienamente in atto: non a caso, anche nel capannone sequestrato c'erano rifiuti provenienti dalla Campania", prosegue Vignaroli. "Inquietanti le connessioni con la criminalità organizzata che si stanno ipotizzando: i rifiuti trovati nel capannone erano gestiti probabilmente dalla camorra, mentre la Dda di Milano, nell'ambito dell'operazione che ha portato agli arresti di fine febbraio per l'incendio di via Chiasserini, ha evidenziato relazioni pericolose di alcuni soggetti con la 'ndrangheta. Gli spunti di indagine, insomma, non mancano. La Commissione prosegue il suo lavoro di inchiesta con gli occhi ben aperti", conclude il presidente della commissione Ecomafie.

I riscontri ed i campionamenti effettuati sui rifiuti |illecitamente stoccati hanno permesso di accertare che gli stessi provengano dalla Campania e più precisamente dalle zone di Napoli e Caserta. Nei confronti del proprietario del capannone industriale in disuso, un noto istituto bancario di livello nazionale, è stata emessa ordinanza da parte del Sindaco di Asigliano Veneto per la rimozione e lo |smaltimento dei rifiuti ed il contestuale ripristino e bonifica dello |stato dei luoghi. Inoltre, si procederà all'accertamento dell'evasione del pagamento del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi oltre all'applicazione delle sanzioni previste per legge ammontanti ad un importo che va da tre a sei volte rispetto al tributo dovuto dal titolare dell'opificio.

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