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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Capua

Ponte a rischio crollo sequestrato dalla Procura

Il Ponte Nuovo di Capua sequestrato per lo stato di degrado "grave ed allarmante"

I carabinieri appartenenti alla Compagnia di Capua hanno dato esecuzione questa mattina al decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della procura sammaritana, avente per oggetto il Ponte Nuovo sul Volturno sito a Capua. Le complesse e articolate indagini, anche di natura tecnica, hanno consentito di accertare la sussistenza, a livello indiziario, del delitto di omissione dei lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina, da cui derivi un pericolo concreto per l'incolumità delle persone.

Il precedente del 2008

L'opera in questione è un ponte in calcestruzzo armato, con struttura ad arco, realizzato intorno alla metà degli anni '50 denominato Ponte Nuovo sul Volturno, che copre una distanza dell'alveo del corso d'acqua di 103.0 metri. Già nell'anno 2008, a seguito di un sopralluogo effettuato dall'Ufficio Tecnico del Comune di Capua è stato riscontrato un grave deterioramento strutturale della spalla del ponte lato Sud, tale da richiedere un tempestivo accertamento delle condizioni statiche del Ponte Nuovo sul Volturno.

Lo stato di degrado “allarmante”

La verifica statica e sismica del Ponte Nuovo sul Volturno, eseguita dai consulenti tecnici della Procura, ha posto in luce che lo stato di degrado della struttura è particolarmente grave ed allarmante: infatti è evidente un diffuso e consistente grado di ossidazione delle armature presenti sia nelle travi longitudinali che in quelle trasversali costituenti il graticcio. In molti casi le armature manifestano un grado di ossidazione talmente elevato da risultare oramai assenti. Tale fenomeno interessa sia le armature longitudinali che quelle trasversali.

I lavori “omessi” dal Comune

A conferma dello stato di marcato degrado del ponte, il sindaco di Capua il 7 settembre emetteva ordinanza con la quale vietava il transito veicolare. In particolare, rilevato che la competente amministrazione comunale non ha perfezionato il procedimento amministrativo finalizzato all'affidamento dei previsti lavori di riparazione e che questo procedimento risulta, allo stato, sospeso non essendo stata comprovata entro il termine del 30 marzo 2018 la definitiva aggiudicazione dei lavori, il giudice accogliendo la tesi della procura ha ritenuto che può astrattamente profilarsi l'omissione dei lavori necessari a rimuovere il pericolo di rovina, dato che erano le leggi regionali nn. 3/2017 e 29/2017 a prevedere che, se non fosse stata comprovata entro il termine del 30 marzo 2018 la definitiva aggiudicazione dei lavori, vi sarebbe stata la revoca del relativo contributo straordinario concesso dalla Regione Campania per finanziare tali opere.

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