Diplomi sospetti, 11 docenti casertani tra i 'furbetti delle supplenze' a Latina
L'ufficio scolastico provinciale mette nel mirino i titoli degli aspiranti docenti e li 'cancella' dalle graduatorie
Undici docenti casertani 'cancellati' dalle graduatorie per l'insegnamento in provincia di Latina in quanto non avrebbero avuto i titoli. Emerge dalla raffica di provvedimenti adottati dall'ufficio scolastico provinciale di Latina con cui è stata decretata l'esclusione dalle graduatorie per le supplenze.
In tutti i casi, ci sarebbe un istituto superiore, presso il quale gli aspiranti insegnanti si sarebbero diplomati, ma che non avrebbe mai avuto l'indirizzo magistrale. "Dagli atti in possesso di questo Ufficio, nonché dagli archivi telematici del portale SIDI, Sistema Informativo dell’Istruzione e del Merito, emerge che il “Garibaldi” non è stato un Istituto Magistrale", si legge nelle note di riscontro del provveditorato della Campania. Tra i destinatari dei provvedimenti, alcuni dei quali residenti a Cancello ed Arnone, ci sarebbero anche docenti che risulterebbero laureati in una università telematica di Roma pur non avendo "mai presentato domanda di partecipazione al concorso per la Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria, che ha ricevuto l’accreditamento presso il nostro Ateneo proprio per l’anno accademico in corso", si legge ancora.
Per questo, i candidati non sarebbero "in possesso dei requisiti per l’ammissione alle rispettive classi di concorso, con particolare riferimento ai titoli di accesso". Di qui l'annullamento delle supplenze conferite a inizio anno.
Come detto - da dicembre ad oggi - le esclusioni sono circa una quarantina. Fra i docenti esclusi figurerebbero anche persone che, pur avendo preso servizio lo scorso settembre, avrebbero falsificato il proprio titolo di studio dichiarando di essere in possesso di una specializzazione per svolgere attività di sostegno. In altri casi era stato falsificato il titolo di scuola superiore per accedere all'insegnamento da diplomati in un istituto magistrale. I docenti oggetto di decreto hanno ora la possibilità di impugnare il provvedimento di esclusione dimostrando di avere i titoli necessari, ma in caso di condanna saranno esclusi da graduatorie future.
