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Cronaca

Sassaiola contro i tifosi avversari, "pena" dimezzata per l'ultrà della Casertana

Il 30enne ha iniziato a lavorare come pizzaiolo, i giudici premiano il cambiamento e lo graziano

Sassaiola contro il pullman del Benevento durante la trasferta della Casertana del marzo 2016. Per questo motivo Michele S., 30enne ed ultrà dei rossoblu, si era visto applicare la misura di prevenzione della sorveglianza speciale per due anni oltre al divieto di partecipazione alle manifestazioni sportive. 

Il tifoso, secondo l'accusa, avrebbe commesso atti di violenza in occasione di eventi sportivi tra cui il lancio di oggetti contro l'autobus dei tifosi del Benevento e, in un'altra circostanza, avrebbe fatto parte del gruppo di tifosi che avrebbero brandito minacciosamente aste contro i supporters avversari (aste che sarebbero state rinvenute all'interno della vettura del tifoso).

Sono trascorsi due anni ed evidentemente la testa calda si è raffreddata. Il giovane ha anche iniziato a lavorare come pizzaiolo, cosa che dimostra la sua volontà di reinserimento sociale. Ed alla luce di questo cambiamento la Corte d'Appello di Napoli, accogliendo il ricorso presentato negli interessi del 30enne dal suo legale, l'avvocato Nello Sgambato, ha dimezzato la durata del provvedimento che passa da due ad un solo anno, una durata "ritenuta congrua per fronteggiare la pericolosità sociale ormai ampiamente ridotta", concludono i giudici dell'Ottava Sezione della Corte d'Appello.  

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