Le scommesse sul calcio in mano alla camorra: 12 condanne

Scommesse illegali per il clan dei Casalesi. Arriva la sentenza definitiva per 12 persone. 

La Terza Sezione della Corte di Cassazione, presieduta dal giudice Giulio Sarno, ha rigettato i ricorsi e confermato le pene per Marco e Vittorio, di 33 anni e 36 anni, condannati in Appello a 2 anni e 2 mesi; Mario Capone, casertano di 35 anni, condannato a 2 anni con il beneficio della sospensione della pena; Nicola Carofano, 34 anni di Aversa, condannato a 2 anni con il beneficio della sospensione della pena; Federico Catena, 34 anni di Aversa, condannato a 2 anni; Giovanni di Nardo, 40 anni di Mugnano, condannato a 5 anni; Raffaele Giugno, 44 anni, condannato a 1 anno; Alfonso Martinelli, 38 anni di Caserta, condannato a 2 anni; Massimiliano Mazza, 45 anni di Napoli, condannato a 1 anno; Antonio Sportiello, 56 anni di Giugliano, condannato a due anni con l'esclusione dell'aggravante mafiosa; Luigi Sportiello, 53enne di Giugliano, condannato a 4 anni e 4 mesi. La Suprema Corte ha, infine, accolto il ricorso di Antonio Montella, 60 anni di Napoli, limitatamente al trattamento sanzionatorio, rideterminando (senza un nuovo rinvio in Appello) la pena ad 1 anno e 8 mesi con il riconoscimento della continuazione erroneamente calcolata dai giudici d'Appello.

L'inchiesta ha permesso di portare alla luce un complesso e articolato sistema che consentiva all'organizzazione di raccogliere scommesse su partite di calcio ed altri eventi sportivi (in Italia e all'estero), utilizzando piattaforme informatiche illegali mutuate da quelle attive nei concessionari autorizzati dall'amministrazione dei Monopoli di Stato. Gli investigatori hanno scoperto anche che, sulle piattaforme informatiche illegali, veniva manipolata la visualizzazione di alcuni eventi sportivi per orientare in modo fraudolento le vincite, ai danni di scommettitori che erano all'oscuro di tutto.