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Cronaca Casal di Principe

Schiavone jr.: "Volevo sparare ad Orsi. Mi aveva fatto innervosire"

Il figlio di Sandokan racconta dell'appalto rifiuti a Casal di Principe: "Avevo deciso che doveva vincerlo Ferraro"

"Lo interruppi colpendolo con uno schiaffo e prendendo la pistola che avevo con me. Fui bloccato da Lello Letizia che mi impedì di sparare a Sergio Orsi". E' questo il racconto di Nicola Schiavone, il figlio di Francesco Schiavone detto Sandokan diventato collaboratore di giustizia, che ha riferito ai magistrati dell'incontro avuto con l'imprenditore dei rifiuti per la gara a Casal di Principe a cui gli Orsi volevano partecipare.

Schiavone, nel corso di uno dei verbali resi dinanzi ai pubblici ministeri della Dda, ha parlato della sua antipatia nei confronti degli Orsi e del suo "neit" a farli partecipare alla gara per la raccolta rifiuti a Casal di Principe. "Non mi piacevano a Casale non glielo facevo fare perchè era direttamente a me e quindi a Casale non dovevano lavorare. Ciò non vuol dire che a me non piacevano e questi non lavoravano. Il business è un'altra cosa, mettevamo da parte le antipatie e le simpatie". 

Insomma, gli Orsi, a detta di Schiavone, a Casal di Principe non dovevano lavorare anche se avevano posto come "requisito che la società non si sarebe interessata dei rifiuti". Una puntualizzazione necessaria perché "avevo già stabilito che i rifiuti a Casal di Principe dovevano essere gestiti da Nicola Ferraro o l'impresa da lui indicata", dice Schiavone. 

Ferraro, però, "non poteva partecipare direttamente, aveva necessità di trovare una società da utilizzare allo scopo ed apparentemente a lui non riconducibile". Trascorrono i mesi e Ferraro non riesce a trovare la società: "stavamo arrivando agli sgoccioli", prosegue il figlio di Sandokan.

A quel punto gli Orsi, "Michele o Sergio", si "è recato sul Comune all'ufficio tecnico per chiedere notizie della gara. Si trattava di una grave mancanza in quanto Casal di Principe era un comune da me gestito e gli Orsi sapevano bene che una gara come quella dei rifiuti doveva passare attraverso di noi". 

A quel punto Schiavone contatta Lello Letizia, uomo dei Russo, per andare a casa di Sergio Orsi. "Bussammo, entrammo, andammo giù, in una cucina al piano interraro. Eravamo io, Sergio Orsi e Lello Letizia. Chiesi ad Orsi se fosse andato a prendere notizie della gara per i rifiuti presso il Comune. Alla sua risposta positiva lo interruppi colpendolo con uno schiaffo e prendendo la pistola che avevo con me. Fui bloccato da Lello Letizia. Lo volevo sparare, mi aveva fatto innervosire, quello tranquillamente disse sì". 

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