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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Casapesenna

Il figlio di Sandokan inguaia il sindaco: "Era un uomo di Michele Zagaria"

La Dda vuole sentire Nicola Schiavone nel processo a carico dell'ex primo cittadino Fortunato Zagaria

"Fortunato Zagaria era una testa di legno di Michele Zagaria". Con queste parole Nicola Schiavone, il figlio del capoclan Francesco Sandokan oggi collaboratore di giustizia, delinea i rapporti tra l'ex primo cittadino di Casapesenna ed il boss.

Stamattina nel corso processo che vede alla sbarra l'ex fascia tricolore Fortunato Zagaria insieme con il capoclan Michele Zagaria ed il consigliere comunale Luigi Amato per le minacce ad un altro sindaco di Casapesenna, Gianni Zara (costituitosi parte civile), il pubblico ministero della Dda ha chiesto l'acquisizione delle dichiarazioni di Nicola Schiavone e di altri tre collaboratori di giustizia - Nicola Panaro, Giuseppe Misso e Francesco Barbato. Il giudice Maria Francica, presidente del collegio giudicante, scioglierà la riserva alla fine di novembre quando deciderà se far entrare o meno Schiavone nel processo come super testimone.

Le dichiarazioni di Nicola Schiavone risultano particolarmente rilevanti nell'ambito di questo processo e spiegano gli equilibri tra il clan e la politica locale, con gli amministratori "scelti" dai referenti territoriali del sodalizio criminale. Ed a Casapesenna la scelta del sindaco avveniva su indicazione di Michele Zagaria ed in questo contesto venne individuato Fortunato Zagaria definito da Schiavone jr come "uomo politico di Michele Zagaria", cioè "persona disponibile ed esecutore delle nostre direttive", ha rivelato ai magistrati della Dda.

Un appoggio, quello del clan a Fortunato Zagaria, confermato anche da legami di parentela con persone di Casapesenna (il fratello Walter era fidanzato con una ragazza la cui madre era originaria proprio di Casapesenna). E secondo quanto queste famiglie hanno rivelato a Schiavone Jr "i fratelli di Michele Zagaria avevano chiesto a loro di votare per Fortunato Zagaria". Non solo i germani del boss ma anche "Michele Fontana detto lo sceriffo" avrebbe fatto campagna elettorale chiedendo i voti per Fortunato Zagaria.

Ma è lo stesso Nicola Schiavone a non fare di tutta l'erba un fascio. "Al contrario di Fortunato Zagaria, Gianni Zara che è stato sindaco per un breve periodo a Casapesenna, non era un sindaco a nostra disposizione tanto che Michele Zagaria intervenne per farlo cadere dalla carica, mi pare facendo dimettere i consiglieri che lo sostenevano", ha concluso il figlio di Sandokan. 

Nel collegio difensivo ci sono gli avvocati Giuseppe Stellato, Paolo Trofino e Lino Mascia.

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