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Cronaca Casal di Principe

Il capoclan dei Casalesi intercettato in carcere con la figlia

Per la Dda ha mandato un messaggio al parente imprenditore finito al centro dell'inchiesta sugli appalti delle Ferrovie

I colloqui in carcere del boss dei Casalesi Francesco Schiavone Sandokan ed alcuni ‘dialoghi particolari’ con la figlia sono al centro dell’indagine che ha portato, nei giorni scorsi, ad effettuare delle perquisizioni a carico dei dirigenti delle Ferrovie nell’ambito di un’inchiesta su presunti appalti pilotati a ditte in odore di camorra. Lo riporta ‘Il Mattino’.

In particolare, secondo la Dda, quelle strane richieste avanzate da Francesco Schiavone Sandokan alla figlia relative a “due tute del Napoli” da chiedere all’imprenditore di Casal di Principe, suo parente, “che è stato per me come un fratello” rappresentano una chiara richiesta di sostegno per il capoclan che è detenuto in carcere al 41 bis.

Il colloquio è stato intercettato in carcere nel marzo 2016 e Sandokan afferma: “Devi dire papà vuole due di… perché tu sei mio zio e devi aiutarmi”. Nell’ambito dell’inchiesta della Dda risultano indagate al momento una decina di persone.

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