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Cronaca Casal di Principe

Schiavone: "Mi hanno proposto di scaricare rifiuti tossici in una cava"

Le rivelazioni del figlio di Sandokan ed il suo rapporto con gli Orsi: "L'incontro fuori un bar davanti al Municipio a Caserta"

La trattativa per l'appalto rifiuti a Casal di Principe che doveva essere vinta da Nicola Ferraro ed il tentativo degli Orsi di far scaricare rifiuti tossici in una cava dell'alto casertano. Sono circostanze inquietanti quelle rivelate da Nicola Schiavone, il figlio di Sandokan divenuto collaboratore di giustizia, che adesso sono al vaglio degli organi inquirenti. 

Schiavone racconta dell'appalto e del suo diniego a far lavorare gli Orsi, che gestivano una società multiservizi a Gricignano d'Aversa (con il nulla osta del Comune e del gruppo Russo del clan), a Casal di Principe. "La gara doveva vincerla Ferraro", ha detto l'ex boss. 

"Michele Orsi (ucciso dal clan nel 2008 nda) voleva chiaramente stabilire un rapporto con me tanto che durante il periodo di dialogo per la società di servizi - dice Schiavone - mi propose un'operazione che consisteva nel destinare una cava nella sua disponibilità a ricevere rifiuti speciali". La cava, secondo quanto racconta Schiavone, si trovava "nell'alto casertano". L'incontro sarebbe avvenuto fuori un bar "di fronte al Municipio a Caserta". 

La risposta di Schiavone, rivelata ai magistrati, fu un secco "no" che lo spinse a chiudere i rapporti con gli Orsi. 

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