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Cronaca Trentola-Ducenta

Una farmacia per la moglie del fedelissimo di Zagaria: Schiavone jr svela il retroscena

Il figlio di Sandokan racconta ai magistrati il piano: "Il boss doveva intercedere col sindaco"

Una farmacia a Trentola Ducenta. Era quella che doveva aprire la moglie di Giacomo Capoluongo, uomo di fiducia di Michele Zagaria, grazie all'intercessione del boss di Casapesenna con l'ex sindaco Michele Griffo. Era questo il disegno, di fatto mai concretizzatosi, messo nero su bianco nelle dichiarazioni di Nicola Schiavone, primogenito del capoclan Francesco Sandokan ed oggi collaboratore di giustizia.

Schiavone jr delinea la fine del rapporto tra Zagaria e Capoluongo ed il passaggio di quest'ultimo proprio tra le fila del clan Schiavone. Un rapporto diventato aspro dopo la richiesta di versare 10mila euro nelle casse del clan per la gestione del totonero.

Ma la goccia che fa traboccare il vaso fu "la promessa non mantenuta da parte di Michele Zagaria di far aprire una farmacia alla moglie di Giacomo Capoluongo a Trentola Ducenta, grazie ai rapporti che vi erano tra Michele Zagaria e Michele Griffo, sindaco, all'epoca, di Trentola Ducenta. Questo fatto - conclude Schiavone - Segnò la definitiva rottura del rapporto tra i due". 

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