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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Schiavone svela gli affari di famiglia: "Mio cugino gestiva l'illuminazione nei cimiteri"

Il rampollo di Sandokan tira in ballo il figlio di Cicciariello sulla manutenzione cimiteriale in due comuni

Non solo politici ed imprenditori. Nel mirino di Nicola Schiavone, il figlio del capoclan dei Casalesi Francesco Schiavone detto Sandokan, finiscono anche i suoi familiari ed in particolare il cugino Paolo Schiavone, figlio di un altro boss, Francesco Schiavone detto Cicciariello.

Il rampollo di casa Sandokan parla di Paolo Schiavone riguardo la manutenzione dell'illuminazione all'interno del cimitero di Casal di Principe dove "non c'era una ditta che si occupasse per conto del clan dell'illuminazione all'interno del cimitero comunale". Un'attività che nei ricordi di Schiavone jr era gestita dai "custodi, dipendenti comunali, i quali si occupavano della manutenzione in generale".

Ma il clan dei Casalesi, ed in particolare Paolo Schiavone, volevano mettere le mani su questo tipo di attività. "Mi propose di costituire una società ad hoc - prosegue il racconto di Nicola Schiavone ai magistrati della Dda - cosa che non ho mai appoggiato poichè non intendevo lucrare sulla stessa. Nella circostanza in cui Paoletto, ovvero mio cugino Paolo Schiavone, mi propose di avviare un'attività di questo tipo mi riferì di averne già avviata una di questo tipo nel comune di Villa di Briano".

In realtà, nello stesso periodo cui fa riferimento Schiavone, a Casal di Principe "era in programma l'ampliamento e l'ammodernamento del cimitero, attività che avrebbero dovuto gestire i fratelli Mastrominico (Giuseppe e Pasquale nda) i quali con il sistema del project financing avevano già avviato a Villa Literno lavori dello stesso tipo", con una maxi tangente da 350mila euro versata nelle casse del clan di cui una parte sarebbe stata data da Nicola Ferraro all'ex sindaco liternese Enrico Fabozzi (non indagato).  

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