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Cronaca Sparanise

Il gip annulla l’arresto del sindaco, ma gli avvocati ricorrono lo stesso al Riesame

Disposto il divieto di dimora dopo l’interrogatorio di garanzia

Salvatore Martiello non è più agli arresti domiciliari. Il sindaco di Sparanise, arrestato la scorsa settimana con l’accusa di tentata induzione indebita nei confronti del presidente della Pro Loco per l’organizzazione degli eventi di Natale 2017, è stato scarcerato dal gip Nicoletta Campanaro del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la stessa che aveva firmato il suo arresto.

Per il sindaco, difeso dagli avvocati Giovanni Zannini ed Angelo Raucci, è stato disposto il divieto di dimora a Sparanise. Una notizia sicuramente importante per Martiello ma che, comunque, non ferma gli avvocati difensori che nella giornata di mercoledì presenteranno comunque ricorso al tribunale del Riesame di Napoli per chiedere l’annullamento del provvedimento.

La decisione del cambio di misura da parte del gip è arrivata dopo l’interrogatorio di garanzia, nel corso del quale Martiello ha dato la sua versione dei fatti, contestando le accuse che gli venivano rivolte. In particolare, ha sostenuto che, vista la cifra messa a disposizione del Comune (16mila euro) per gli eventi di Natale, l’amministrazione comunale avrebbe potuto gestire tutto con affidamenti diretti senza bando pubblico.

In più ha fatto notare come, dell’elenco contestato che sarebbe stato consegnato al presidente della Pro Loco (e poi agli atti dell’indagine) ricorrerebbero solo 2 nomi uguali a quelle che poi effettivamente hanno partecipato all’organizzazione.

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