Di Rosa 'collabora' e chiede l'abbreviato: scarcerato dopo 4 mesi
Il giudice ha disposto gli arresti domiciliari
Sono stati concessi gli arresti domiciliari ad Antonio Di Rosa, arrestato lo scorso ottobre insieme al fratello Nicola (anche lui già scarcerato) ed altre persone in quanto ritenuto tra i membri di spicco della vasta associazione criminale che smerciava quintali di sigarette di contrabbando nell’area adiacente i famigerati “Palazzi Cirio” di Mondragone.
Gli inquirenti avevano proceduto ad una lunga ed articolata indagine al fine di individuare i responsabili e smantellare quella che si era rivelata essere un’organizzazione piramidale molto ben strutturata,con una accurata ripartizione dei compiti e con punti vendita al dettaglio che si approvvigionava della merce da fornitori dell’area napoletana e casertana.
Il gip del Tribunale di Napoli ha deciso di accogliere l’istanza difensiva avanzata dagli avvocati Luigi Iannettone e Luigi Mordacchini e concedere anche al Di Rosa Antonio, gli arresti domiciliari. La difesa ha rilevato l’atteggiamento collaborativo dell’imputato (che tra l’altro ha avanzato richiesta del rito abbreviato) e sulla possibilità del Di Rosa di essere ospitato presso un’abitazione in uso a parenti, ubicata lontano dai luoghi di commissione del reato.