rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Rivolta dei detenuti in carcere per permesso negato: "Sembra un posto di guerra"

I disordini resi noti dalla UilPa: "Serve decreto che affronti l’emergenza nei penitenziari". La protesta rientrata dopo intervento del magistrato: "Celle devastate"

Una vera e propria rivolta dei detenuti si è verificata nel reparto Volturno del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Lo rende noto la UilPa che racconta di "gravissimi disordini, con detenuti che avrebbero asserragliato alcune sezioni detentive dopo averle vandalizzate e, sembrerebbe, aver temporaneamente trattenuto un paio di operatori del Corpo di polizia penitenziaria". La protesta sarebbe nata in seguito al diniego per un detenuto di un permesso per stare vicino ad un familiare grave in ospedale in seguito ad un agguato nel casertano. 

A commentare la notizia è Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UilPa Polizia Penitenziaria. "Nostro malgrado, la situazione nelle carceri del Paese continua a essere esplosiva e si sta puntualmente verificando quanto avevamo ampiamente previsto e ripetutamente denunciato, con disordini collettivi che minano alle fondamenta, oltre che l’ordine e la sicurezza penitenziaria, lo stesso senso dell’istituzione carceraria e della finalità della pena secondo le prescrizioni dell’articolo 27 della Carta. Proprio mentre la Premier, Giorgia Meloni, rispondeva alla conferenza stampa senza dare, in verità, grosse indicazioni sul carcere (dire che il sovraffollamento si risolve aumentando la capienza delle carceri è un po’ come ribadire la morte di La Palice) o fornendole in modo fuorviante (il saldo fra agenti di Polizia penitenziaria che cessano dal servizio e quelli che vengono assunti è sempre in negativo), a Santa Maria Capua Vetere si combatteva quasi come in luoghi di guerra”, aggiunge il Segretario della UilPa.

"La Polizia penitenziaria sarebbe intervenuta per ripristinare l’ordine, anche con unità libere dal servizio e appositamente richiamate". La protesta - fanno sapere dalla UilPa - sarebbe rientrata dopo qualche ora grazie all'intervento del magistrato di sorveglianza. "Per fortuna, stando alle notizie al momento di nostra conoscenza, non si sarebbero registrati gravi danni alle persone, mentre vi sarebbero intere sezioni detentive devastate tanto da esserne in dubbio la stessa abitabilità. Questa volta possiamo dire che è finita bene, ma temiamo che non potrà essere così. Il Governo e il Parlamento intervengano, prima che sia troppo tardi", dichiara De Fazio.

La richiesta del sindacalista è "un decreto carceri che affronti l’emergenza deflazionando la densità detentiva e rinforzando tangibilmente gli organici della Polizia penitenziaria, mancanti di oltre 18mila unità, e un progetto di riforma complessiva del sistema d’esecuzione penale, con anche la reingegnerizzazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e la riorganizzazione del Corpo di polizia penitenziaria. Lo ribadiamo, il resto rischia di essere solo un palliativo, se non addirittura un placebo”, conclude De Fazio.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rivolta dei detenuti in carcere per permesso negato: "Sembra un posto di guerra"

CasertaNews è in caricamento