rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Fratelli pestati dal branco, 21enne scarcerato. "Non è la persona ripresa dalle telecamere"

Per il giudice non hanno avuto riscontro le dichiarazioni di Vittorio Merola, 19enne sammaritano che è stato il primo ad essere tratto in arresto

Torna libero Youssef Majaoui, 21enne marocchino tratto in arresto lo scorso 29 dicembre dagli uomini del commissariato di Santa Maria Capua Vetere e della squadra mobile della Questura di Caserta per tentato omicidio e lesioni gravissime in concorso, ai danni due fratelli albanesi, verificatisi la vigilia di Natale in Piazza Adriano nei pressi dell’Anfiteatro Campano.

È quanto disposto dal gip Alessandra Grammatica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere a seguito del supplemento delle indagini difensive sollecitate dal legale del 21enne, l'avvocato Cristian Aniello. La difesa nell'istanza di sostituzione della misura cautelare (Youssef Majaoui era associato al carcere di Santa Maria Capua Vetere) ha eccepito l'assenza di gravità indiziaria. Nel corso dell'interrogatorio di garanzia il 21enne marocchino ha negato gli addebiti dichiarando di non essere la persona ripresa dalle immagini video acquisite al momento della rissa in cui appare indossare un abbigliamento diverso da quello risultante nei video.

A parere del gip sammaritano le dichiarazioni di Vittorio Merola, 19enne sammaritano che è stato il primo ad essere tratto in arresto per tali vicende chiamando in correità gli altri partecipi, sono risultate prive di riscontro e non sufficienti ad integrare gli indirizzi di colpevolezza. Per tale motivo è stata disposta la scarcerazione del 21enne. Vittorio Merola, assistito dall'avvocato Carlo De Stavola, fu il primo ad essere identificato come il responsabile della maxi rissa della vigilia di Natale che sfociò nel pestaggio violento dei due fratelli.

Gli altri partecipi sono stati tratti in arresto il 13 gennaio. Si tratta di Massimiliano Barbato, di 23 anni; Giovanni Barracano di 24 anni; Cristian D’Ambrosio di 22 anni; Antonio Pio Salemma di 20 anni; Joussef Majaoiu di 20 anni. Assistiti dagli avvocati Cesare Gesmundo, Sergio Di Lauro, Antonio Grillo, Goffredo Grasso, Cristian Aniello.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti verso le 18.30 del 24 dicembre presso il bar Juiss ci sono i brindisi in corso. All'interno del locale nasce una discussione che vede protagonisti le due vittime, due fratelli albanesi di 16, D.M e 20 anni, E.M. ed i 6 giovani della città del Foro. Inizia una lite che si sposta all'esterno. La violenza diventa ben presto efferata. I due germani vengono colpiti selvaggiamente con calci e pugni ma anche con una sedia utilizzata come oggetto contundente. Ad avere la peggio è il 16enne che viene attinto da "un oggetto di punta e taglio" almeno 4 volte tutte al torace. Tre delle ferite sono compatibili con un oggetto da taglio mentre una potrebbe essere il risultato di uno dei colpi inflitti con la sedia.

Un polmone che collassa a seguito di un versamento ematico dovuto alla sediata e la milza viene danneggiata a seguito delle percosse. E' necessario un intervento chirurgico per salvare la vita al 16enne. Sono i medici dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta a compiere il miracolo. Dopo 20 giorni il giovanissimo sembra essere finalmente in ripresa. E' tuttora ricoverato nel reparto Grandi Traumi del nosocomio casertano ma fortunatamente fuori pericolo di vita. Il fratello 20enne, invece, se l'è cavata con lesioni gravi ma con una prognosi sciolta già nell'immediatezza dei fatti. Nelle ore successive il pestaggio in rete circolano i video dell'aggressione. Con l'uso delle clip i poliziotti individuano i responsabili. Il primo è Vittorio Merola a cui vengono sottoposti i filmati e svela l'identità degli altri 5 compagni. In corso di identificazione un altro sospettato, G.O. tunisino di 20 anni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fratelli pestati dal branco, 21enne scarcerato. "Non è la persona ripresa dalle telecamere"

CasertaNews è in caricamento