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Cronaca Portico di Caserta

La Procura chiede l'arresto dell'ex sindaco

L'udienza al tribunale del Riesame rinviata a settembre

Dovranno rimanere col fiato sospeso per altri due mesi alcuni esponenti politici della vecchia amministrazione del Comune di Portico di Caserta, vigili urbani, un geometra, una dirigente comunale e gli altri indagati nell’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere che interessa l’Ente comunale.

Oggi infatti c’è stato un nulla di fatto al Tribunale del Riesame di Napoli, nella 12esima sezione presieduta dal giudice Paola Russo. Quest’ultima ha rinviato al 20 settembre prossimo la discussione del ricorso presentato dal pm Stafania Pontillo contro il provvedimento del giudice Emilio Minio che ha rigettato le sue richieste di ordinanza in carcere, agli arresti domiciliari ed altre misure interdittive.

I fatti risalgono al 2014-2015, quando era in carica l’amministrazione retta dall’allora sindaco Gerardo Massaro. Tutto verte intorno ad un cambio di destinazione d’uso (da commerciale a civile abitazione) di un mega complesso edilizio costruito a Portico di Caserta dall’imprenditore di Marcianise Felice Letizia. Secondo la ricostruzione del pm Pontillo il provvedimento sarebbe illegittimo e sarebbe stato emesso e concesso al solo scopo di favorire il costruttore, in quanto sarebbero mancati i presupposti della concessione (per questo è finito sotto processo il responsabile dell’area tecnica dell’epoca e la relativa dirigente) e poi sarebbero stati commessi una serie di falsi nei vari sopralluoghi eseguiti sia presso il complesso edilizio che presso il campo sportivo. 

Ora la parola spetta al collegio difensivo formato dagli avvocati Renato Iappelli, Francesco Piccirillo, Raffaele Crisileo, Stefano Vaiano, Nicola Leone, Enzo Spina. A processo son finiti invece l’ex sindaco Geraro Massaro, Alessandra Falcone, Pasquale Piccirillo, Francesco Piccirillo, Giovanni Iodice, Pierfrancesco Morrone, Cosimo Cristillo, Fernando Iodice, Biagio Gravina, Giuseppe Gaudiano, Antonio Leggiero, Pasquale Massaro e Giuseppe Papillo.

Intanto il pubblico ministero - che vede nel comportamento degli indagati le mosse di un’associazione a delinquere - ha contestato i reati di abuso in atto di ufficio e di falso e poi ha impugnato anche il provvedimento di rigetto della sua richiesta di sequestro del distributore di carburante dell’ex sindaco Massaro, nonché l’intero complesso edilizio dell’imprenditore Felice Letizia. Si e’ in attesa della fissazione dell’udienza.

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