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Cronaca San Cipriano d'Aversa

Inchiesta Dda, si dimette il vicepresidente di Agrorinasce

Vitale lascia la carica dopo l'indagine dell'antimafia sul traffico dei rifiuti

Lo tsunami dell'inchiesta della Dda sul traffico di rifiuti travolge anche Agrorinasce, la prima società a capitale pubblico nata per rafforzare il senso di legalità, soprattutto attraverso la valorizzazione di beni confiscati alla camorra. Si è dimesso, infatti, Pasquale Vitale, avvocato e vicepresidente del consiglio d'amministrazione di Agrorinasce, coinvolto nell'indagine.

Secondo i magistrati Vitale, avrebbe fornito il proprio apporto "continuativo" a Carlo Savoia, considerato il dominus attorno al quale ruota l'inchiesta dell'antimafia, per "turbare procedure aperte di gare bandite da enti pubblici" sia nel settore della raccolta rifiuti sia per l'affidamento delle casette dell'acqua. Vitale, secondo gli organi inquirenti, sarebbe socio con Savoia dell'Energetikambiente, una delle aziende finite nel mirino della magistratura. 

E quando il caso è scoppiato Vitale ha immediatamente rassegnato le dimissioni da Agrorinasce. Al momento, però la sua carica resta vacante essendo Agrorinasce in una fase di transizione, da società pubblica a consorzio pubblico, con conseguente cambio di statuto e nomina di un nuovo consiglio di amministrazione.

"E' una fase avviata già nel 2017 - spiega l'ad Giovanni Allucci - Con l'uscita di Casal di Principe gli altri comuni hanno già acquistato le quote e manca solo un atto da parte del Comune di Villa Literno. Successivamente si procederà con la modifica dell'assetto societario e la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione. Un processo che è in fase di ultimazione e per questo non ha senso nominare qualcuno ad interim". 

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