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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Villa Literno

Arresto di Sagliocchi, scontro al Riesame tra Dda e difesa

Sollevate eccezioni dopo 2 procedimenti conclusi con assoluzioni. Per l'Antimafia, invece, l'imprenditore ha aiutato la famiglia Zagaria

Una discussione molto lunga, con la Dda rappresentata dai magistrati D'Alessio e Vanorio a cercare di dare forza alle accuse nei confronti dell'imprenditore di Villa Literno, Michele Patrizio Sagliocchi, finito in manette con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

Dall'altra parte, davanti al giudici del Riesame, gli avvocati Giovanni Cantelli ed Alfonso Maria Stile che hanno manifestato tutte le loro perplessità sull'ordinanza cautelare, dopo che il loro assistito ha visto chiudere, con altrettante assoluzioni, due procedimenti nei suoi confronti.

Per la Dda, però, Sagliocchi ha aiutato il clan Zagaria. Ciò soprattutto attraverso l'attività di 'monetizzazione' di assegni e cambiali, anche di provenienza estorsiva, consegnatigli da esponenti del clan (tra cui, Carmine, Antonio e Pasquale Zagaria). In tal modo l'organizzazione criminale avrebbe ottenuto immediata disponibilità di somme liquide senza passare per gli ordinari canali bancari; una compartecipazione dei "Casalesi", per il tramite di imprese di loro fiducia, ai profitti delle sue iniziative economiche.  Parallelamente, l'imprenditore avrebbe ricevuto in modo continuativo favori di vario genere, come il sostegno per il recupero dei crediti vantati, anche con modalità estorsive,, interventi delle imprese di movimento terra della "fazione Zagaria" nelle sue iniziative edilizie nonché la protezione da eventuali richieste illecite di altri gruppi criminali. La decisione dei giudici del Riesame è attesa nelle prossime ore.

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