I comuni confinanti al capoluogo ricorrono al Tar per impugnare sia la delibera di giunta sia la determina a contrarre per la progettazione del biodigestore che Palazzo Castropignano intende realizzare in zona Ponteselice.

I sindaci di San Nicola la Strada, Vito Marotta, Capodrise, Angelo Crescente, Recale, Raffaele Porfidia, e Casagiove, Roberto Corsale, si sono rivolti all'avvocato amministrativista Paolo Centore per studiare la situazione e presentare un ricorso al Tribunale Amministrativo. Due, principalmente i profili dell'impugnazione. In primis il fatto che l'organo preposto ad individuare le aree dove realizzare gli impianti è l'ente d'Ambito e non il Comune. In secondo luogo, da un punto di vista strettamente amministrativo, manca il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale che può essere concessa solo in seguito ad una conferenza dei servizi "di concerto - spiega il legale - con i portatori di interessi come le pubbliche amministrazioni o i privati".

Infine Centore ritiene fondati i presupposti per un ricorso anche di merito. "Ponteselice - dice l'avvocato - È una zona industriale ma secondo un piano regolatore vecchio. Oggi a ridosso di dove dovrebbe esserci l'impianto ci sono abitazioni, sia nel capoluogo sia nei comuni confinanti". Il ricorso, rivela Centore, verrà presentato materialmente all'inizio di aprile.