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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Via Gennaro Tescione

“Zagaria mi voleva far gestire il bar dell’ospedale di Caserta”

Il racconto del pentito che svela: "Francuccio era una persona stimata dal clan"

La potenza di Michele Zagaria e del clan dei Casalesi che avevano la forza di gestire, in prima persona, anche le assegnazioni degli appalti e dei servizi in azienda pubbliche. Le indagini degli ultimi anni, del resto, hanno permesso di scoprire come il capoclan, tramite il cognato Francesco Zagaria, poi deceduto, era riuscito per anni a controllare l’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.

Ed una conferma arriva anche dalle dichiarazioni rilasciate ai magistrati della Dda dal pentito Generoso Restina, che ha affermato: “Nel settembre 2006, tramite Francesco Zagaria, Michele ed i fratelli intendevano farmi prendere la gestione del bar dell’ospedale di Caserta, cosa di cui non se ne fece più nulla perché poi decisero di affidarmi la ditta delle pulizie”.

Secondo Restina, “di questo Francesco Zagaria, che loro chiamavano Francuccio, si parlava spesso e sempre in termini lusinghieri, perché lo ritenevano una persona affidabile. Parlava al citofono direttamente con Michele Zagaria e lo informavano su quali imprenditori avessero ottemperato i pagamenti o no”.

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