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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Castel Volturno

Ras stanato nella villetta al mare: fissata l'udienza al Riesame

Angelino è ritenuto il vertice dell'omonima articolazione del clan Sautto-Ciccarelli

Fissata l'udienza dinanzi alla Dodicesima Sezione del tribunale del Riesame di Napoli nei confronti di Antonio Angelino, 67 anni di Caivano, arrestato un paio di settimane fa in una villetta a Castel Volturno, a due passi dal mare, dopo essere sfuggito ad un blitz dello scorso mese di giugno. E' considerato il vertice del gruppo dei Gallo-Angelino, articolazione del clan Sautto-Ciccarelli attivo proprio a Caivano. 

I carabinieri lo hanno stanato a Castel Volturno in una villetta in riva al mare dove si era rifugiato. I militari hanno presidiato l'abitazione notte e giorno fino a quando Angelino ha commesso l'errore di affacciarsi ad un balcone facendo scattare l'operazione che ha portato al suo arresto. Quando i militari lo hanno catturato Angelino ha confessato di non avere idea di come l'avessero rintracciato in quanto era stato in questo mese molto cauto. Ora dovrà presentarsi davanti ai giudici del Riesame, nell'udienza fissata per martedì 25 luglio, assistito dagli avvocati Maria Grazia Padula e Nello Sgambato. 

Angelino era tra i 20 destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare per associazione di stampo mafioso - il clan Gallo-Angelino -  estorsioni consumate e tentate, di detenzione e porto di armi da guerra e comuni da sparo. Il sodalizio criminoso, attivo in Caivano e territori limitrofi dal novembre 2019 al maggio 2020, avrebbe operato mediante sistematiche richieste estorsive ai danni di imprenditori edili e commercianti della zona e si sarebbe avvalso anche di una grande disponibilità di armi, molte delle quali abilmente occultate sottoterra o in intercapedini di edifici. Tanto avrebbe assicurato al gruppo criminale la supremazia rispetto ad altre organizzazioni camorristiche presenti nell’area. 

Dall'inchiesta era emerso anche come il controllo del territorio sarebbe stato realizzato anche attraverso attività apparentemente lecite, volte al soccorso di soggetti economicamente già fragili e maggiormente indeboliti dal periodo di pandemia da emergenza “coronavirus – Covid 19”, ponendo in essere una forma di “sostegno interessato” verso i giovani bisognosi che avevano perso il lavoro. In particolare, in tale periodo di assoluto blocco delle attività, sarebbe stato organizzato un vero e proprio “banco di distribuzione di alimenti” alle famiglie bisognose di Caivano.

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