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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Castel Volturno

Il ras dei Casalesi non è più pericoloso

Revocata la sorveglianza speciale a Giuseppe Morrone, figlio dello storico capozona dei Bidognetti

Il ras dei Casalesi non è più pericoloso. Questa in estrema sintesi la decisione della quarta sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Massimo Urbano, che ha revocato la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno a Castel Volturno, per 2 anni e due mesi, applicata nei confronti di Giuseppe Morrone, 38 anni, figlio dello storico capozona della fazione bidognettiana sul litorale Pasquale Morrone

La misura, applicata nei confronti di Morrone nel 2015, di fatto non era stata mai eseguita essendo lo stesso detenuto nel carcere di Frosinone fino all'agosto 2018 quando ha concluso di espiare la sua pena per due condanne per estorsione e spaccio di stupefacenti, aggravate dal metodo e dalle modalità mafiose. E' stato necessario, dunque, effettuare una nuova valutazione del caso. 

L'avvocato difensore di Morrone, Ferdinando Letizia, è riuscito a dimostrare come manchino i presupposti per la nuova applicazione della misura di prevenzione essendo stati recisi i legami con il contesto criminale di riferimento (prima i Bidognetti in qualità di promotore e poi gli Schiavone con il gruppo guidato da Alfonso Iacolare) anche alla luce del percorso svolto in carcere ed anche il reinserimento sociale di Morrone, volontario presso le fasce deboli ed a capo dell'azienda di famiglia.

A ciò si aggiunga "l'effimera partecipazione da promotore al sodalizio fa propendere per un ridimensionamento della caratura del personaggio - scrivono i giudici nella loro sentenza - Immediatamente sostituito al vertice dell'organizzazione da altro soggetto, Iacolare, che è un fatto piuttosto anomalo nelle logiche criminali camorristiche di stampo rigorosamente familistico". 

Circostanze che hanno portato ad una valutazione positiva della posizione del 38enne, considerato ormai lontano dalle logiche del clan con conseguente "perdita di pericolosità sociale". Pertanto la misura è stata revocata.  

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