Rapina e furti, condannati 3 membri della banda

Diventano definitive le condanne a carico di tre persone rimaste coinvolte in un’inchiesta su due bande che avevano messo a segno una serie di rapine e furti tra l’agro aversano, il litorale domizio e la provincia di Napoli. La Corte di Cassazione ha infatti respinto i ricorsi presentati da Alessio Ergemito Capozzi, 34 anni di Grazzanise, Antonio Fazzone, 41 anni di Capua, e Pietro Nappello, 40 anni di Sesto San Giovanni (Milano). I tre avevano scelto il rito abbreviato e la loro condanna era stata confermata già dalla Corte d’Appello per una rapina ed alcuni furti di cui erano accusati.

Le motivazioni della Cassazione sono state rese note pochi giorni fa. Nel respingere il ricorso di Capozzi, gli ermellini scrivono: “Non è sufficiente che gli atti del processo invocati dal ricorrente siano semplicemente "contrastanti" con particolari accertamenti e valutazioni del giudicante e con la sua ricostruzione complessiva e finale dei fatti e delle responsabilità né che siano astrattamente idonei a fornire una ricostruzione più persuasiva di quella fatta propria dal giudicanti. E', invece, necessario che gli atti del processo richiamati dal ricorrente per sostenere l'esistenza di un vizio della motivazione siano autonomamente dotati di una forza esplicativa o dimostrativa tale che la loro rappresentazione sia in grado di disarticolare l'intero ragionamento svolto dal giudicante e determini al suo interno radicali incompatibilità, così da vanificare o da rendere manifestamente incongrua o contraddittoria la motivazione”.