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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Portato nel casolare per un incontro hot e rapinato

Arrestato un 43enne, la vittima adescata con la promessa di una bella ragazza bastonata e derubata

"Seguimi ti faccio incontrare una bella ragazza". Così un anziano di Capua è stato adescato da un giovane e condotto a Santa Maria Capua Vetere. Ma ad attenderlo non c'erano le grazie di una fanciulla ma un pesante bastone con cui venne percosso e rapinato di 200 euro. Con l'accusa di rapina e lesioni personali i carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, guidati dal capitano Emanuele Macrì, hanno tratto in arresto W. N., 43enne sammaritano, ritenuto dagli inquirenti il responsabile dell'episodio, verificatosi lo scorso 20 novembre.

Il provvedimento cautelare, spiccato nei suoi confronti dal gip su istanza della Procura di Santa Maria Capua Vetere, al termine di un'attività investigativa di due mesi, da novembre a gennaio. Tucco cominciò il 20 novembre quando i carabinieri intervennero in via Silvestrelli a Santa Maria Capua Vetere per la presenza di una persona anziana che aveva riportato lesioni e presentava evidenti ferite in volto.

La vittima, nell'immediatezza dei fatti, riferì che quella mattina, mentre si trovava a Capua nei pressi della fermata del bus, era stata avvicinata da un giovane, di circa 30 anni, che l'aveva invitata a seguirlo a Santa Maria Capua Vetere, dove le avrebbe fatto incontrare una ragazza in una masseria. Successivamente il giovane conduceva l'anziano dapprima al bar vicino alla stazione per, poi, prendere il treno che avrebbe consentito loro di raggiungere il centro sammaritano.

Giunti alla stazione ferroviaria percorrevano una parte del centro abitato fino a giungere in un casolare di campagna ove il giovane invitava l'anziano ad entrare per incontrare la ragazza. È proprio in questo frangente che la vittima, immediatamente dopo essere entrata nel casolare, veniva colpita con un bastone in legno nonché percossa ripetutamente in varie parti del corpo. Subito dopo il rapinatore strappava la tracolla all'anziano prelevando dal suo interno il portafogli da cui sottraeva la somma di 200 euro.

I carabinieri hanno raccolto le immagini dai diversi circuiti di videosorveglianza, l'analisi del traffico telefonico dell'utenza in uso alla vittima, la denuncia sporta unitamente ai verbali di individuazione personale effettuati ed i referti medici attestanti le lesioni subite. Tutte prove che hanno consentito di acquisire un solido quadro indiziario nei confronti di Nocera, in ordine alla realizzazione dei fatti contestati.

Il gip, concordando con la richiesta di misura coercitiva avanzata dalla Procura, anche per quanto riguarda la sussistenza di concrete ed attuali esigenze cautelari, ha disposto per il 43enne la misura cautelare della custodia in carcere.

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