Basista della rapina in banca si difende: "Non so nulla, stavo solo andando a comprare le sigarette"

"Con la rapina in banca non c'entro nulla. Stavo andando al bar, per quello mi trovavo nella zona dove sono stato ripreso dalle telecamere". E' quanto ha riferito Raffaele Di Gaetano - ritenuto il basista della banda che mise a segno una rapina alla filiale della Bnl di via Kennedy ad Aversa - nel corso del suo esame svolto dinanzi al collegio presieduto dal giudice Maffei del tribunale di Napoli Nord. 

Di Gaetano, rispondendo alle domande della Procura e dei suoi difensori - gli avvocati Giovanni Cantelli e Pasquale Pianese - ha cercato di chiarire le contestazioni mosse dal pm, cioè quella di essere parte della banda che assaltò la banca, ferendo una guardia giurata ed un poliziotto fuori servizio. L'imputato ha spiegato che è cliente abituale di un bar, dove si reca più volte al giorno, per l'acquisto di caffé e tabacchi. Così anche quel giorno - è questa la sua versione - si stava recando come sua abitudine presso l'attività commerciale, in via Gramsci, passando nei pressi della banca. Lì sarebbe stato ripreso dalle telecamere e finito nel mirino degli inquirenti come uno dei banditi. 

A confermare tali circostanze è stato lo stesso titolare del bar che, sentito dai giudici, ha ribadito come Di Gaetano fosse un cliente abituale che si reca presso l'esercizio almeno due volte al giorno. Si torna in aula fra un paio di settimane. 

Era il 22 maggio del 2020 quando una banda di malviventi entrò in azione presso l'istituto di credito di via Kennedy. Dopo aver atteso l'arrivo del furgone portavalori si avvicinarono al vigilantes e tentarono di strappare il plico, contenente 100mila euro, alla guardia giurata. Ne nacque una colluttazione nella quale intervenne un agente della Polfer, fuori servizio e che probabilmente stava facendo un prelievo al bancomat. A quel punto i banditi aprirono il fuoco ferendo sia la guardia giurata sia il poliziotto. Dopo presero il pacco con i soldi dileguandosi.