Il racconto choc di Ludovica: “La bottiglia, il sangue e la solitudine. Ora ho paura di uscire”
La ragazza ha raccontato a CasertaNews il suo terribile Capodanno
“Ora ho paura di uscire e di rivederlo”. Queste le parole di Ludovica, la ragazza minorenne, aggredita nella serata del 1° gennaio nei pressi della stazione di Caserta, mentre era insieme ad un suo amico (anch’egli picchiato selvaggiamente) ferma a chiacchierare prima di rientrare a casa.
“Stavamo aspettando delle nostre amiche – ha dichiarato la ragazza 17enne contattata da CasertaNews – quando all’improvviso un ragazzo (l’aggressore, ndr) è arrivato di corsa verso di noi, non ricordo sinceramente da dove sia sbucato, e ha iniziato a dare calci e pugni al mio amico. Io ho provato a tirarlo e in quel momento l’aggressore ha iniziato a chiedere scusa, ha detto che aveva paura, che voleva essere aiutato. Ma subito dopo ha cominciato nuovamente con le aggressioni. Ha preso me per le braccia e mi ha baciata. Io e il mio amico a quel punto abbiamo iniziato a correre per la paura. Mentre correvo, nel girarmi ho visto l’aggressore lanciare una bottiglia di vetro che poi mi è finita in pieno volto. Ho visto il sangue e non ho capito più niente”.
Una triste pagina per la città di Caserta, un Capodanno sicuramente da dimenticare per la giovane Ludovica, che dopo l’aggressione è stata subito accompagnata al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dove i medici le hanno diagnosticato un trauma cranico e le hanno applicato 15 punti di sutura sull’arcata sopraccigliare.
L’episodio è stato denunciato alle forze dell'ordine che stanno indagando per rintracciare il balordo. “La cosa più brutta è che molte persone presenti in strada durante l’aggressione non mi hanno aiutata perché dicevano di aver paura. Ora spero solo che trovino l’aggressore”, ha detto la 17enne.