Da oggi fino a venerdì ci sarà una raccolta straordinaria dei rifiuti ammassati sulle strade di Orta di Atella dopo la sospensione del servizio da parte del Cite. Il commissario straordinario Vincenzo Lubrano ha infatti assegnato al Consorzio Sinergie il servizio temporaneo di cinque giorni per ripulire tutta la città.

Ma il problema di certo non si risolverà così: da sabato in poi cosa succederà? E’ questa la domanda che si stanno ponendo i cittadini ortesi che, mai come questa volta, sono pronti alle barricate anche contro il Municipio. E soprattutto gli operai del Cite quando saranno pagati? Si continuerà con questo Consorzio oppure si deciderà di affidare questo servizio a qualcun altro? Gli operai del Cite saranno poi riassorbiti dalla nuova azienda? Interrogativi che non fanno dormire soprattutto i familiari di coloro che grazie alla Cite vivono e soprattutto a fine mese guadagnano quei soldi che servono a vivere.

Serve però fare subito un po’ di chiarezza anche sulle cause di questa emergenza: il 16 dicembre scorso i responsabili del Cite andarono a battere cassa al Municipio adducendo un credito vantato di tale entità da considerare moroso il Comune di Orta di Atella. Dopo 4 giorni (20 dicembre), non avendo avuto risposte, il Consorzio smette di effettuare la raccolta dei rifiuti e diffida l’Ente a pagare le somme spettanti. Il 21 dicembre il settore Politiche ambientali di Orta di Atella diffida a sua volta il Cite ad effettuare tutte le attività previste dal contratto anche a presidio della salute pubblica in attesa del riscontro contabile dei crediti vantati. In pratica dal Comune dicono “continua a lavorare che ora valuto quello che ti spetta”. Ma il Consorzio non ne vuole sapere e il giorno dopo (il 22 dicembre) ribadisce la sospensione del servizio e addirittura annuncia la volontà di adire per vie legali chiedendo la risoluzione coattiva del contratto. Dal Comune poi hanno verificato quanti soldi dovesse avere il Consorzio rilevando che “il credito è di gran lunga inferiore a quanto richiesto”.

Ad oggi quindi Consorzio e Comune sono lontani anni luce e la vertenza si sposterà sicuramente in tribunale. A pagare sono i cittadini che, ad oggi, non sanno ancora chi raccoglierà la spazzatura da sabato prossimo.