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Cronaca Gricignano di Aversa

La Cassazione conferma la condanna all’amministratore di Eco Transider

Respinto il ricorso: era stato denunciato per la puzza dello stabilimento

Ricorso respinto. La Corte di Cassazione ha messo così la parola fine alla vicenda giudiziaria che vedeva coinvolto l’amministratore giudiziario e custode della Eco Transider, la società della famiglia Ragosta sequestrata nel 2014 su ordine della Procura della Repubblica di Napoli. Il processo era nato in seguito alla denuncia presentata dall’imprenditore Pierluigi Acquaviva (che si è costituito parte civile nel processo con l’avvocato Gennaro Iannotti) per la puzza proveniente dal sito, che poi è stato chiuso ed al quale è stata revocata anche l’autorizzazione del Consorzio Asi a Gricignano. L’imprenditore napoletano aveva presentato denuncia per gli odori nauseabondi provenienti dal sito piazzato a due passi dal suo stabilimento di cornetti, dove era diventato praticamente impossibile lavorare con le finestre aperte. L’amministratore Antonio Esposito era stato condannato al pagamento di 3mila euro: una condanna che rischia, però, di “fare storia” perché vengono riconosciute le colpe in capo all’amministratore giudiziario scelto dalla Procura. Caso più unico che raro.

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