rotate-mobile
Cronaca Villa Literno

Il business della pubblicità, l'ira di Iavarazzo contro i fratelli

I conti non tornano e Mario accusa i suoi germani: "Dalla prossima volta vengo io a Casale"

L'idea che Mario Iavarazzo, dopo la condanna, abbia continuato a gestire le società (non intestate a suo nome) che si occupavano di cartelloni pubblicitari, emerge chiaramente, secondo gli atti di indagine, da una intercettazione del 23 dicembre 2015. L'ex cassiere del gruppo Zagaria, cosÏ come viene ritenuto dagli inquirenti, viene registrato mentre parla coi fratelli Francesco e Michele

Líira di Mario Iavarazzo si spingeva al punto di intimare in modo risoluto ai fratelli di non prendere alcun impegno con nessun cliente per il rinnovo dei contratti poiché sarebbe sceso in campo direttamente lui, sarebbe intervenuto di persona per il rinnovo contrattuale e per prendere i clienti. Tutto questo perché non si trovavano coi conti tra fatture pagate e spese. I fratelli riepilogano alcuni incassi ed alcune spese sostenute in modo da rielaborare i calcoli, al termine dei quali si rendono conto che mancano 4000 euro.

IL BLITZ NELLA VILLA DI IAVARAZZO

Mario a questo punto si dice convinto di sapere il motivo per cui mancano i soldi e dà la colpa a Francesco. E Mario a questo punto esplode: "Questo è per farvi capire come spariscono i soldi, ecco qua come spariscono! Lui fa le cose e se li prende, tu fai le cose e te li prendi..inc..pensate che abbiamo la fabbrica (di soldi, ndr). Dalla prossima volta se non vengo io a Casale succede il bordello, non fate manco il ca..o qua! non sono venuto io e non si è fatto niente. Dalla prossima affissione non prendete impegni, ci devo stare io”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il business della pubblicità, l'ira di Iavarazzo contro i fratelli

CasertaNews è in caricamento