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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Tensioni al carcere, protesta delle donne dei detenuti fuori ai cancelli

Mogli, madre, figlie in un assembramento all'ingresso dell'istituto penitenziario chiedono di essere messe a conoscenza delle condizioni di salute dei loro cari reclusi

"Abbassate i manganelli. Non ce li sta uccidendo il Covid-19, ci state pensando voi!". "Non siete soli, non vi lasceremo più contagiare, amnistia subito!". "Rispetto e dignità per ogni singolo detenuto". Sono questi i messaggi contenuti nei cartelli apposti dalle 'donne dei reclusi' all'ingresso della casa circondariale 'Uccella' di Santa Maria Capua Vetere come segno di protesta.

Protesta donne detenuti Santa Maria C.V.

Mogli, madre, figlie in un assembramento di circa una ventina di persone si sono recate stamani all'ingresso dell'istituto penitenziario chiedendo di essere messe a conoscenza delle condizioni di salute dei loro cari, reclusi. La preoccupazione é altissima a seguito dei riscontrati casi di positività al coronavirus all'interno della struttura penitenziaria nonché degli attimi di tensione continua tra detenuti ed agenti cominciata domenica sera e 'peggiorata' nella tarda serata di lunedì.

Durante una perquisizione straordinaria disposta dalla direzione del carcere sammaritano in conseguenza del verificarsi di reiterati momenti di tensioni, in alcune celle del reparto Nilo che ospita circa 400 persone, sono stati ritrovati e sequestrati spranghe ricavate dalle brande, olio, numerose bacinelle per farlo bollire ed altri oggetti contundenti. All'esito della verifica gli animi si riscaldarono ed i tumulti creatisi portarono al registrarsi di qualche contuso. Si richiese l'intervento del Nucleo di Pronto Intervento della Polizia Penitenziaria che rispose con 150 agenti in supporto agli 80 agenti ordinari del nucleo penitenziario sammaritano.

La situazione di elevata tensione ha portato le donne dei detenuti ad essere ascoltate a gran voce lamentando l'impossibilità di comunicazione mediante videochiamata coi propri cari ed esiguità delle telefonate classiche. La protesta però non ha creato particolari problemi dal punto di vista dell'ordine pubblico poiché gli agenti all'esterno del plesso supportati dal personale dell'esercito monitorano la situazione per scongiurare che si degeneri.

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