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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Aversa

Promette soldi all'assessore che lo denuncia: condanna annullata in Cassazione

Colpo di spugna dei giudici della sesta sezione per l'imprenditore accusato di istigazione alla corruzione

Annullamento senza rinvio perché il fatto non sussiste. La Corte di Cassazione cancella la condanna pronunciata nei confronti di un imprenditore di Casapesenna, Antonio D., accusato di istigazione alla corruzione. Secondo l'accusa avrebbe promesso all'ex vicesindaco di Aversa, Benedetto Zoccola, il 10 per cento di un appalto se lo avesse aiutato. 

L'imprenditore aveva incassato 1 anno e 4 mesi in primo grado, ridotti poi in appello a 10 mesi. A far scattare l'indagine era stata la denuncia di Zoccola che aveva riferito ai carabinieri di essere stato avvicinato da Antonio D. affinché convincesse i componenti della commissione di gara a favorire una ditta da lui indicata per i lavori da 3,5 milioni di euro per il restyling di via Nobel, ad Aversa. 

Nell'ultimo atto in cassazione, la difesa dell'imprenditore, rappresentata dall'avvocato Guido Diana, ha sostenuto che le accuse mosse dall'ex vicesindaco fossero prive di riscontro. Zoccola, inoltre, non avrebbe avuto alcun ruolo nella procedura di aggiudicazione. Argomentazioni che sono state accolte dalla sesta sezione penale della Suprema Corte che ha annullato la condanna, senza rinvio, restituendo la patente di "onestà" all'imprenditore al termine di un travagliato iter giudiziario. 
 

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