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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Assistenza psicologica per i malati di tumore: il progetto fermo nei cassetti

La denuncia di "Ali e Radici": "Costo zero per l'Ospedale, da 50 giorni attendiamo risposte"

"Abbiamo presentato un progetto di inclusione sociale per gli ammalati di tumore proponendo uno sportello di consulenza psicologica per gli ammalati ed i loro familiari. Da 50 giorni ancora non abbiamo risposta dall'Ospedale di Caserta". E' questa la denuncia di Michela Pirozzi, responsabile dell'associazione "Ali e Radici" di San Felice a Cancello che lo scorso 5 dicembre ha inoltrato richiesta al Sant'Anna e San Sebastiano per il progetto "Crisalide".

"Abbiamo ricevuto un finanziamento nell’ambito della mircoprogettazione di AssoVoCe - ha spiegato Pirozzi - Da spendere per risorse umane ed attrezzature. Essendo partner dell'Avo (Associazione Volontari Ospedalieri nda) avevamo individuato anche i locali all'interno dell'Ospedale di Caserta per portare avanti questo progetto molto importante per gli ammalati di tumore che spesso quando scoprono la malattia tendono ad abbattersi mentre è provato come la serenità psicologica dia benefici anche sulle risposte alle cure".

"Lo sportello di ascolto psicologico in oncologia, “Mente e Corpo” - si legge nell'abstract del progetto - prevede un servizio di assistenza psicologica per i pazienti oncologici e i loro familiari che contribuirà a ridurre lo stress, sarà tenuto da psicologi con esperienza specifica in reparti di oncologia - e se autorizzato - sarà ubicato presso l’ Ospedale di Caserta. Lo sportello avrà anche il compito di sensibilizzazione del territorio, infatti oltre ai malati e alle loro famiglie sarà rivolto anche alle figure caregiver che si occupano di pazienti oncologici e ha come obiettivo di offrire uno spazio di ascolto attivo, in cui i beneficiari potranno elaborare i vissuti di dolore, paura, angoscia che si attivano al momento della diagnosi e lungo il percorso di cura al fine di garantire una adeguata adesione al piano terapeutico intervenendo sui meccanismi di resistenza, negazione e rifiuti che ne compromettono lo svolgimento e sarà rivolto non solo ai pazienti e alle loro famiglie ma anche a medici e infermieri. Altresì importante mettere in prima linea l’umanizzazione delle cure, l’integrazione tra medicina e psicologia al fianco del paziente con una costante attenzione alla non esclusione del paziente oncologico". Insomma finalità più che positive a costo zero per l’ospedale.

Il 5 dicembre scorso l'associazione invia una nota alla direzione generale del nosocomio. "Non abbiamo mai ricevuto una risposta - conclude amaramente Pirozzi - Abbiamo provato a contattare la direzione sanitaria in più di una circostanza ma nulla. Quel che brucia è restare nel limbo dell'incertezza e constatare che manca la volontà di collaborare con le associazioni del territorio".

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