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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Aversa

“Aggredito in classe, ora vivo male. Così non si fa scuola”

Parla un altro professore ferito al ‘Conti’: “Includere è importante, anzi fondamentale. Ma non si possono mettere a rischio docenti e studenti”

“Ci sono passato anche io. Ed ho anche sporto denuncia”. E’ il commento del processo Giuseppe Martino, oltre 25 anni di insegnamento sulle spalle, che racconta quella che è stata la sua esperienza all’istituto Osvaldo Conti di Aversa, dopo l’aggressione a due colleghi avvenuta ad inizio settimana da parte di uno studente diversamente abile.

“Me lo ricordo ancora quel giorno, era il 6 novembre. Stavo uscendo dalla classe quando mi è arrivata una bottiglia d’acqua che mi ha colpito in testa”. Il professore racconta di aver chiesto prima “un’ambulanza, ma poi sono stato costretto a recarmi in ospedale da solo”. Ed è proprio sul “sostegno negato” ai docenti che si sofferma: “Noi tutti sappiamo bene che lo studente non ha colpe ed io sono tra i primi ad affermare che l’inclusione è importante, anzi fondamentale. Ma allo stesso tempo non si possono mettere a rischio studenti e docenti”.

Il problema, oggi, è che quanto accaduto a novembre sta avendo ancora ripercussione sul professore Martino: “Ho appena finito un nuovo periodo di malattia perché vivo ancora male quello che mi è accaduto. Si vive con la tensione e così non si fa scuola, non riesco a dare il meglio”. E dire che il professore era già stato al ‘Conti’ e, racconta, “avevo vissuto delle esperienze bellissime, riuscendo ad ottenere anche risultati importanti con gli studenti. Oggi, però, tutto è diventato più difficile, direi complicato”.

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