rotate-mobile
Cronaca

14 ARRESTI In manette Corvino e Piccirillo. Falsi certificati, coinvolti anche medici

Indagata anche la sorella, ex assessore della giunta Marino

Avevano ingegnato una truffa ai danni del sistema sanitario nazionale per riuscire ad intascare soldi tramite certificati di medici compiacenti o, addirittura, all’oscuro di tutto. I carabinieri del Nas di Caserta hanno eseguito questa mattina 17 ordinanze a carico di imprenditori, funzionari dell’Asl, medici e procacciatori coinvolti nell’inchiesta. In carcere è finito Pasquale Corvino, 58 anni di San Nicola la Strada, ex vice sindaco del Comune di Caserta e già presidente della Casertana; il suo braccio destro Pietro Schiavone, 40 anni di Mondragone; l’imprenditore Pasquale Piccirillo, 56 anni di Recale, patron di TvLuna;  Maurizio Martucci, 59 anni, dipendente dell’Asl di Caserta; Leone Albalonga, 63 anni di Curti. Altre nove persone sono finite ai domiciliari, mentre tre medici (Domenico Barbato, 66 anni di San Nicola la Strada, Francesco Riccio, 61 anni di Alvignano, e Emilio Merola Pardi, 62 anni di Santa Maria Capua Vetere) hanno avuto l’interdizione dalla professione medica. Sono tutti coinvolti, a vario titolo, in una associazione a delinquere dedita alle truffe ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso la spedizione di false ricette mediche per costosi esami di laboratorio, commesse anche grazie alla connivenza corruttiva di alcuni dipendenti dell'Asl di Caserta. 

Dal farmacista al medico: ecco com’è nata l’indagine

L'indagine parte da una segnalazione del Direttore generale dell'Asl di Caserta dopo la comunicazione di un medico di base di Castel Volturno di una spesa farmaceutica per un paziente pari a 808,33 euro, una cifra spropositata rispetto alla media aziendale di 167 euro. L'ordinanza rappresenta l'epilogo di una complessa indagine che già nel marzo 2018 aveva portato ad un'altra ordinanza nei confronti di un farmacista e di un medico di base ed altre 3 persone.  E se non bastasse è emerso anche la commercializzazione illecita verso paesi extraeuropei delle confezioni di farmaci private delle fustelle. Le fustelle infati venivano applicate sulle false ricette, con i costi che venivano in maniera fraudolenta addebitati al Servizio Sanitario Nazionale. 

Conferenza stampa Procura-2

I quattro laboratori della famiglia Corvino

Il sistema verteva su quattro laboratori di analisi della provincia di Caserta, tutti gestiti da un unico nucleo familiare di San Nicola la Strada, quello della famiglia Corvino. Il sistema consisteva nella redazione in proprio, grazie ai responsabili di laboratorio o loro stretti collaboratori, di ricette mediche alcune delle quali anche rubate dall'Asl di Napoli 2, intestate poi ad ignari pazienti.  Molte delle false ricette contestate sono state emesse da 4 medici di base compiacenti (uno nel frattempo è deceduto) che ricevevano in campo somme di denaro e/o altre utilità. E soprattutto grazie ad alcuni dipendenti dell'Asl "infedeli" si riusciva anche a non far pagare i centri di analisi.

Cancellati 147mila euro di ‘rientri’ allo studio odontoiatrico 

Addirittura un dipendente dell'Asl di Caserta, in servizio presso l'ufficio economico finanziario, era riuscito anche ad accordarsi con il titolare di un centro odontoiatrico per 'eliminare' dai rientri ben 147mila euro del debito complessivo che il centro aveva accumulato nei confronti dell'Asl per un importo di 1,8 milioni di euro già programmato in cinque differenti piani di rientro. Allo stesso centro odontoiatrico è stato inoltre notificato pochi giorni fa anche un decreto di confisca per un valore stimato di 25 milioni di euro

Voto di scambio: indagata la sorella di Corvino, assessore a Caserta fino a pochi mesi fa

E poi ci sono anche le elezioni con una serie di attività corruttive in campo elettorale (il famoso voto di scambio) mediante somme di denaro, buoni pasto, buoni carburanti, pacchi di cibo ad un "gruppo consistente di elettori", da parte del responsabile dei laboratori (Pasquale Corvino) nel corso delle Regionali 2015 e delle elezioni comunali di Caserta del 2016, in cui era candidata la sorella Mirella, assessore fino a pochi mesi fa della giunta comunale di Caserta. Durante le indagini sono state esaminate circa 200mila ricette, valutati migliaia di documenti e ascoltati oltre 300 assistiti, gran parte all'oscuro di quanto stesse accadendo. 

CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE

Pasquale Corvino di San Nicola la Strada

Pietro Schiavone di Mondragone

Maurizio Martucci di Santa Maria Capua Vetere

Leone Albalonga di Curti

Pasquale Piccirillo di Recale

- - - - - - - - - - - - - - -

ARRESTI DOMICILIARI

Rosaria Capparelli di Mondragone

Raffaela De Sivo di Marcianise

Laura Iuliano di Caserta

Costantino Cantelli di Caserta

Domenico Marrone di Caserta

Franco Mottola di Napoli

Vincenzo Petriccione di Aversa

Francesco Russo di Casal di Principe

Anna Sciortino di Napoli

- - - - - - - - - - - - - - 

OBBLIGO DI PRESENTAZIONE P.G. E INTERDIZIONE DALLA PROFESSIONE MEDICA

Domenico Barbato di San Nicola la Strada

Francesco Riccio di Alvignano

Emilio Pardi Merola di Santa Maria Capua Vetere

AGGIORNAMENTO 28 OTTOBRE 2020. L’avvocato Vincenzo De Blasio comunica che il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura, ha disposto l’archiviazione della posizione di Laura Iuliano, che era stata coinvolta nell’inchiesta sul centro Minerva di Caserta. Il pubblico ministero ha sottolineato che “con riferimento alla posizione di Laura Iuliano, il quale probatorio a suo carico risulta grandemente ridimensionato alla luca sia dell’interrogatorio di garanzia dell’indagata che dagli approfondimenti investigativi sopravvenuti alla emissioni della ordinanza cautelare, dai quali non è emersa una consapevole partecipazione alla realizzazione dei reati contestati”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

14 ARRESTI In manette Corvino e Piccirillo. Falsi certificati, coinvolti anche medici

CasertaNews è in caricamento