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Cronaca Sparanise

Sindaco a processo per gli eventi di Natale, presidente Pro Loco sul banco dei testimoni

Il principale accusatore Giaccio fa confusione e 'salva' l'ex segretaria comunale

Molti 'non ricordo' e dichiarazioni contraddittorie in più punti da parte della vittima. È quanto emerge nel corso dell'udienza celebrata dinanzi alla Prima Sezione Tribunale di Santa Maria Capua in composizione collegiale presieduta dal giudice Giovanni Caparco nel procecco a carico di Salvatore Martiello sindaco di Sparanise e dell'ex segretaria comunale Daniela Rocco, accusati di induzione alla concussione.

Secondo quanto ricostruito dalla pubblica accusa nel novembre 2017 in qualità di sindaco in concorso materiale e morale con l'ex segretaria comunale Daniela Rocco abusando delle loro qualità e dei loro poteri avrebbero costretto Gennaro Giaccio, presidente all'epoca dell'associazione Pro Loco del Comune di Sparanise - risultata prima classificata nell'ambito della manifestazione di interesse indetta dal comune di Sparanise per le festività natalizie 2017-2018 avente ad oggetto l'individuazione di proposte culturali, commerciali e animazione - ad inserire nel programma di eventi determinate ditte 'amiche dell'amministrazione comunale e di assegnare alle stesse predeterminate somme di denaro giustificando tale richiesta con il precisare che Giaccio non poteva non far lavorare le 'ditte amiche dell'amministrazione' precisando poi che l'esecuzione di tale programma non poteva prescindere da tale richiesta.

Il primo cittadino di Sparanise appuntó il nome di 8 ditte con i relativi prezzari su un foglietto consegnato nelle mani di Giaccio. Una richiesta che però venne vanificata dall'indisponibilità di Giaccio ad accettare le modifiche imposte. Così si procedette con Delibera di Giunta Comunale alla revoca della procedura selettiva e all'assegnazione diretta dei servizi nelle forme dell'affido diretto a ditte che per i loro servizi determinarono una maggiore spesa per le casse comunali rispetto a quella che il comune avrebbe sostenuto qualora avesse realizzato il programma presentato dalla Pro Loco a seguito di procedura selettiva. Tale incontro avvenne nell'ufficio della segretaria  comunale alla sua presenza. Gennaro Giaccio alla revoca dell'incarico e delle pressioni subite denunciò l'accaduto alla compagnia carabinieri di Capua.

Nel corso delle dichiarazioni rese agli inquirenti dal 2017 al 2019 da Giaccio le stesse già apparvero  contraddittorie in alcuni punti; discrasie emerse anche nel corso dell'udienza in particolar modo sul coinvolgimento della segreteria comunale (non partecipe alle richieste del primo cittadino ma spettatrice). Si torna in aula nel mese di giugno per l'escussione degli imputati. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Angelo Raucci e Giovanni Zannini per Martiello, Massimo Garofalo per Rocco.

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