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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Mamma uccisa, giallo su una foto scattata subito dopo il delitto

In aula il vice questore che ha coordinato le indagini la sera dell'omicidio

Nuova udienza del processo per l’omicidio di Katia Tondi, la giovane mamma uccisa nel suo appartamento al Parco Saurus a San Tammaro. Questa mattina dinanzi alla Corte di Assise (presidente Giovanna Napolitano, a latere De Santis) è comparso il vice questore Vola che ha coordinato le indagini la sera del 30 luglio 2013 subito dopo la scoperta del cadavere della donna.

Il teste è stato incalzato sia dal pubblico ministero Domenico Musto e dall’avvocato Natalina Mastellone, difensore di Emilio Lavoretano, marito di Katia, unico imputato per il delitto. La discussione è stata portata sul mancato sequestro immediato dell’abitazione (che dal 30 luglio, fu posta sotto sequestro a fine settembre) e su una foto scattata dalla polizia scientifica la sera del delitto, il reperto 66, che riprendeva il cadavere della giovane mamma uccisa: dalla foto emerge la presenza di un uomo, presumibilmente proprio un poliziotto, in bermuda e scarpe da ginnastica.

Su questo punto c’è stata una ampia disquisizione, visto che l’avvocato Mastellone ha provveduto a sottolineare che in quella casa, al momento dell’omicidio, non tutti si sono comportati così come prescriverebbe la norma. Cosa che, di fatto, era stata già denunciata dalla famiglia Lavoretano di Santa Maria Capua Vetere in una denuncia presentata ai carabinieri nel 2016 su come erano state condotte le indagini. L’udienza è stata poi aggiornata per continuare ad ascoltare ulteriori testimoni per cercare di ricostruire cosa sia accaduto in quella drammatica notte

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