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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Schiavone jr parla in aula, il procuratore chiede 6 anni e 8 mesi per Morico

Il 're del pane' era stato assolto in primo grado. Oggi ascoltato in video collegamento il figlio del capoclan dei Casalesi. Altri 5 imputati rischiano la condanna

E’ stato il giorno di Nicola Schiavone, il figlio del capoclan dei Casalesi Francesco Sandokan, oggi diventato collaboratore di giustizia. Il pentito è stato ascoltato sia nel processo in corso alla Corte d’Assise di Napoli contro Michele Zagaria che nell’udienza dinanzi alla Corte d’Appello a carico dell’imprenditore di Santa Maria Capua Vetere Gianni Morico e di altri cinque imputati, per i quali c’è stata la rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale, nonostante siano stati processati in primo grado col rito abbreviato.

Schiavone junior ha chiarito di non aver mai avuto rapporti diretti con il “re del pane” ma di essere stato messo al corrente dai suoi fedelissimi di Santa Maria Capua Vetere che Morico sarebbe stato a disposizione del clan dei Casalesi ed in alcuni casi sarebbe stato utilizzato per “cambiare assegni”. Successivamente il procuratore generale ha avanzato anche le richiesta di condanna, chiedendo 10 anni di carcere per Nicola Del Villano di Cancello ed Arnone e Pasquale Fontana di San Cipriano d’Aversa, 6 anni e 8 mesi per Gianni Morico (che fu assolti in primo grado), 2 anni e 4 mesi per Mario Maio di Santa Maria Capua Vetere, Vincenzo Morico e Rocco Salvatore. Nel processo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Giuseppe Stellato, Paolo Raimondo, Giovanni Cantelli, Paolo Di Furia, Angelo Raucci.

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