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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Trentola-Ducenta

Imprenditore lancia accuse nel processo all'ex sindaco

Sagliocco si presenta in aula con un nuovo difensore. Marino punta il dito su Griffo: "Parere favorevole se mia cognata si fosse astenuta al voto sul bilancio"

Chi era contro la sua linea politica veniva bloccato. Lo lo hanno confermato l'imprenditore edile Raffaele Marino ed il suo socio Gianfranco Sagliocco nel corso del processo all'ex sindaco di Trentola Ducenta Andrea Sagliocco ed altre 18 persone, celebrato a Napoli Nord dinanzi al giudice Rossella Marro, accusate a vario titolo di corruzione, concussione, falso, turbata libertà degli incanti, peculato. Un'udienza fiume che si è aperta subito con un colpo di scena. L'ex primo cittadino, infatti, si è presentato in aula con un nuovo avvocato, Roberto Imperatore, che ha sostituito i precedenti difensori di Sagliocco, gli avvocati Stefano Montone ed Alfonso Quarto. Dopo l'ufficialità della nuova nomina il processo è entrato nel vivo con quattro testimonianze. 

Primo a prendere la parola in aula è stato l'ex comandante della polizia municipale Antonio Parisi che ha confermato, sostanzialmente, quanto riferito agli inquirenti in sede di indagini sulla vicenda relativa alla realizzazione di un Decò in via Nunziale Sant'Antonio al quale la dirigente Elena Bassolino (anche lei imputata) sospese l'efficacia della Sca (Segnalazione Certificata di Agibilità) sulla base di presunti abusi edilizi segnalati dal comando di polizia municipale che, in realtà, non aveva riscontrato tali irregolarità. Circostanza, quest'ultima, che è stata confermata da Parisi in aula. Secondo gli inquirenti, l'ostruzionismo da parte del Comune era motivato da un antagonismo politico finalizzato a condizionare le assunzioni e la libera concorrenza nel commercio. 

Un modus operandi confermato anche dai titolari della Quadrifoglio immobiliare, Raffaele Marino e Gianfranco Sagliocco, che hanno ribadito quanto riferito in sede di indagini relativamente alla lottizzazione di via IV Novembre - autorizzata con una delibera dei commissari di Governo - e di fatto 'bloccata' dall'amministrazione guidata da Andrea Sagliocco. Il motivo era sempre lo stesso: ostruzinismo politico. 

La cognata di Raffaele Marino, infatti, è Teresa Martucci candidata contro Sagliocco nella lista guidata da Michele Apicella, risultando poi la prima eletta in lista. Ovviamente la lottizzazione di via IV Novembre, con la realizzazione di appartamenti e negozi, si arenò, al punto che la Giunta diede mandato ad un avvocato amministrativista per verificare la legittimità del provvedimento dei commissari. Secondo quanto ha dichiarato Marino ai giudici ebbe rassicurazioni dall'avvocato Saverio Griffo (imputato) sul fatto che quel parere lo "avrebbe scritto lui di proprio pugno". In cambio Marino avrebbe dovuto intercedere con la cognata Martucci e farla astenere dalla votazione del bilancio in Consiglio Comunale (cosa che poi non accadde, con la consigliera che votò contro). 

Ostruzionismo confermato anche dal socio di Marino, Gianfranco Sagliocco, che ha riferito che quando si recava in Comune il piano di lottizzazione giacesse sulle scrivanie mentre agli incontri con i tecnici comunali c'era la presenza ingombrante di un consigliere comunale di maggioranza che osservava i colloqui tra l'impresa edile e gli uffici comunali. 

Infine, è stata ascoltata anche una funzionaria comunale che ha riferito sulla vicenda del trenino che doveva circolare per le strade di Trentola per il Natale del 2018. La funzionaria ha confermato come con i fondi a disposizione del Comune quel trenino non fosse sostenibile. Così la locomotiva venne sponsorizzata da un imprenditore che in quel momento aveva bisogno di una agibilità commerciale, di regolarizzare una situazione di abuso. 

Con Sagliocco sono imputati Giovanni Addario, 38 anni di San Prisco; Elena Bassolino, 52 anni di Sant'Anastasia; Aurelio Costanzo, 37 anni di Trentola Ducenta; Raffaele De Caprio, 55 anni di Trentola Ducenta; Salvatore De Marco, 54 anni di San Marcellino; Mena Esposito, 53 anni di Trentola Ducenta; Agostino Fabozzi, 62 anni di Trentola Ducenta; Alfredo Fabozzi, 47 anni di Aversa; Antonella Fabozzi, 45 anni di Aversa; Saverio Fabozzi, 68 anni di Trentola Ducenta; Saverio Griffo, 45 anni di Trentola Ducenta; Luigi Letizia, 57 anni di Casal di Principe; Luigi Lorvenni, 52 anni di San Marcellino; Giuseppe Melucci, 54 anni di Trentola Ducenta; Raffaele Ranucci, 58 anni di Trentola Ducenta; Tammaro Volpe, 45 anni di Parete; Nicola Zagaria, 34 anni di Trentola Ducenta; Mauro Felaco, 39 anni di Casaluce.

Si torna in aula nella Settimana Santa. Imprenditori danneggiati e il Comune di Trentola Ducenta si sono costituiti parte civile con gli avvocati Marco Monaco, Dario Migliore, Maria Rosaria Di Dona e Maria Giovanna D'Ausilio. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Felice Belluomo, Roberto Imperatore, Gabriele Piatto, Arcangelo D'Alessio, Raffaele Rianna, Roberto Barbato, Bartolomeo Mariniello, Ferdinando Trasacco, Roberto Saccomano, Pasquale Davide De Marco, Clemente Anselmi, Arturo Caiazzo, Vincenzo Di Vaio, Vincenzo Alesci, Luciano Fabozzi, Vincenzo Motti e Carlo De Stavola.

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