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Cronaca Santa Maria a Vico

La Dda chiede 8 anni per il colonnello, la difesa in 2 ore di arringa prova a smontare le accuse

Piscitelli accusato di aver pilotato la gara dei rifiuti in cambio dell'assunzione della nipote

Dopo due ore di arringa accorata dinanzi alla  prima sezione penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduta da Roberto Donatiello (giudici a latere Pasquale D’Angelo e Marzia Pellegrino), l’avvocato Raffaele Crisileo ha chiesto di mandare completamente assolto con formula piena il colonnello dell’Esercito Angelo Piscitelli e di accogliere  in pieno le sue richieste e ha messo in luce nella sua tesi difensiva l’innocenza del colonnello suo assistito e le defaillances delle ragioni della Pubblica Accusa. Il Pubblico Ministero DDA, rappresentato  in udienza dal Pm antimafia Luigi Landolfi,  per il colonnello Angelo Piscitelli aveva chiesto una pena di ben 8 anni di carcere. L’Ufficiale originario di Santa Maria a Vico era  accusato di corruzione e di turbativa di gara per aver concorso nel compiere i due reati con l’aggravante mafiosa al fine di  turbare la mega gara di tre milioni e mezzo di euro per la raccolta di rifiuti solidi urbani in quel comune; gara bandita dal Comune di Santa Maria a Vico e aggiudicata in seconda battuta alla ditta Fare l’Ambiente facente capo all’imprenditore di Marcianise Angelo Grillo. Ad accusare il colonnello nel corso del processo Alessandra Ferrante che lo ha indicato come la persona che aveva fatto da intermediario per corrompere la commissione, sfruttando la sua influenza sul comune di Santa Maria a Vico, ed ottenere come contraccambio della sua prestazione l’assunzione in azienda di una nipote. Dopo sette anni e mezzo, tra indagini e processo, sta per essere posta fine ad una vicenda penale che ha visto imputato un alto dirigente militare del Corpo di Commissariato e di Amministrazione dell’Esercito che, dopo una affanosa odissea,  vuole riconosciute le proprie ragioni di giustizia e  la propria innocenza. “Sono particolarmente fiducioso per l’attenzione che mi ha prestato il Tribunale durante la mia discussione - ha dichiarato l’avvocato Crisileo - frutto di un lavoro lungo e meticoloso che alla fine farà emergere la verità almeno quella processuale sperando di conseguire  l’assoluzione per il col. Piscitelli cui sono legato da un vincolo di vera amicizia e da sincero affetto e con l’augurio che finisca la sua odissea”. Nel processo sono imputati anche l'ex assessore Savinelli, il dirigente Affinita (difesi dall’avvocato Raffaele Carfora), Caduco e Valente, dipendente e factotum proprio di Angelo Grillo. 

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