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Cronaca Casapesenna

"Don Michele a letto con la 14enne". Due lettere accusano il parroco

Ascoltata in aula la psicologa che ha seguito la ragazzina vittima degli esorcismi

Don Michele Barone potrebbe aver abusato sessualmente anche della 14enne di Maddaloni vittima dei maltrattamenti durante gli esorcismi. E' quanto emerso in due lettere, scritte dalla ragazzina, prodotte oggi in aula dalla psicologa Petrillo, ascoltata nel processo a carico del sacerdote del Tempio di Casapesenna, accusato di maltrattamenti e lesioni nei confronti della 14enne e di violenza sessuale nei confronti di altre due adepte. Con lui alla sbarra ci sono i genitori della 14enne ed il dirigente del commissariato di Maddaloni Luigi Schettino.

L'ECCEZIONE DEI DIFENSORI DI DON MICHELE

Un'udienza fiume quella celebrata oggi dinanzi al collegio presieduto dal giudice Francica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che si è conclusa solo nel tardo pomeriggio. Don Michele, presente in aula in maglioncino blu e camicia e con la barba corta e ben delineata sul volto, ha assistito al processo al primo banco dell'aula, accanto al suo avvocato Camillo Irace (Maurizio Zuccaro, invece, era assente). Ad aprire le danze è stato proprio l'avvocato Irace che ha articolato una lunga eccezione sull'inutilizzabilità della perizia della psicologa. Istanza rigettata dal collegio giudicante.

LE LETTERE DELLA RAGAZZINA

La dottoressa Petrillo ha così potuto prendere la parola spiegando il suo lavoro sia stato effettuato in team con lo psichiatra Sperandeo (che sarà sentito alla prossima udienza fissata all'inizio di aprile) e sia consistito principalmente nel creare un ponte con la ragazzina per farle superare lo stress ed aiutarla a ricordare quanto da lei vissuto. Un racconto che si è articolato anche attraverso due lettere, acquisite dai giudici, in cui la piccola Giada (nome di fantasia) ha messo nero su bianco ciò che non è mai riuscita a dire al prete.

"DON MICHELE NEL LETTO CON ME"

All'interno di una delle missive, entrambe indirizzate al sacerdote, la bambina ha parlato anche di un episodio, simile a quello vissuto da un'altra delle ragazze, in cui don Michele Barone avrebbe dormito nel letto con lei. La piccola ricorda che il sacerdote si si sarebbe messo in mezzo a lei ed alla sua segretaria e durante la notte si girò verso la 14enne ed iniziò a "muoversi avanti ed indietro". Poi ricorda ancora che don Michele si recò in bagno e che lei sentì l'acqua scrosciare. Un ricordo che si interrmpe qui: "era più turbata da quello che non ricordava che da quello che ricordava", ha commentato la psicologa in aula.

LE PARTI INTIME DELLA MINORENNE "GONFIE"

La bambina, secondo quanto riferito dalla psicologa, avrebbe anche ricordato di avere le "parti intime gonfie". Per questo chiese alla mamma il motivo. La donna le rispose che dipendeva dal fatto che venivano bagnate con l'acqua santa e toccate dall'immagine di San Michele. 

GLI ESORCISMI

La psicologa ha riferito che la 14enne non ricorda nulla degli esorcismi ma il suo ricordo è perfetto sulle preghiere di benedizione. "Ogni volta che finivano - ha riferito ancora la professionista - Pensava 'meno male che sono ancora viva'". Una condizione, quella di "posseduta", che la bambina avrebbe utilizzato per mantenere unita la sua famiglia mentre il nucleo familiare utilizzava la possessione della bambina per nascondere la sua conflittualità interna. Al riguardo la psicologa ha parlato di una "famiglia invischiata", cioè con ruoli al suo interno non ben definiti. 

L'ARRESTO DI DON MICHELE

La psicologa, infine, ha riferito anche che la bambina venne presa da lei in consegna all'aeroporto di Capodichino la sera in cui don Michele venne arrestato, nel febbraio dell'anno scorso. "Era paradossale che non fosse turbata", ha detto la dottoressa Petrillo. In realtà la piccola era stata "preparata" da don Michele che le aveva mostrato il video de "Le Iene" chiedendole di "aiutarlo come lui aveva aiutato lei". Nei giorni successivi all'arresto la bambina chiedeva spesso di don Michele Barone, di come stesse in carcere. Poi, man mano, ha smesso di chiedere notizie di nessuno.

Il processo è andato all'inizio di aprile. Nel collegio difensivo con Zuccaro ed Irace sono impegnati gli avvocati Giuseppe Stellato e Carlo De Stavola. Le vittime delle violenze sessuali si sono costituite parte civile al processo assistite dagli avvocati Rossella Calabritto e Luigi Mordacchini.  

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