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Cronaca Casapesenna

Processo a don Barone, il collega del commissario ascoltato con l'avvocato difensore

Esposito ha risposto alle domande sulla gestione della denuncia della sorella della ragazzina finita sotto il controllo del parroco esorcista ed ha spiegato i contatti con Schettino subito dopo il primo servizio de 'Le Iene'

Un'udienza tesa ed importante quella svoltasi questa mattina (a porte chiuse) nel processo che vede imputato il parroco di Casapesenna don Michele Barone, travolto dall'inchiesta della Procura sulle violenze ai danni di una minorenne di Maddaloni ed alcuni casi di violenze sessuali. Davanti al collegio presiediuto dalla dottoressa Francica (completato dai giudici Di Bartolomeo e Cesare) è comparso Vito Esposito, poliziotto che era in servizio al commissariato di Maddaloni quando scoppiò il caso col servizio de 'Le Iene'e che in quel periodo era il coordinatore della polizia giudiziaria.

Esposito è stato chiamato a testimoniare dall'avvocato Carlo De Stavola, difensore dell'ex dirigente del commissariato Luigi Schettino, in quanto avrebbe gestito la denuncia presentata dalla sorella della ragazzina di Maddaloni finita nelle grinfie del parroco esorcista (che è stato poi sospeso dalla Diocesi di Aversa) per spingerla a ritirarla. E proprio perché era stata avanzata l'ipotesi che Esposito potesse rendere dichiarazioni che lo potessero coinvolgere nell'inchiesta, lo stesso è stato accompagnato dall'avvocato di fiducia Carmine D'Onofrio, decidendo, comunque, di rispondere alle domande.

La difesa ha puntato l'attenzione, in primis, sulla relazione di servizio che lo stesso Esposito fece il 19 febbraio, subito dopo il primo servizio de 'Le Iene' sulla vicenda della ragazzina di Maddaloni 'sequestrata' da don Barone e costretta a subire esorcismi, e sui contatti, telefonici e tramite WhatsApp, che ci sono stati tra Esposito e Schettino la sera stessa della messa in onda del servizio sul programma di Italia1. Contatti che, secondo l'avvocato della difesa, dimostrerebbero l'interesse dello stesso Esposito nella vicenda. Quest'ultimo ha poi, però, chiarito che nella gestione della denuncia, lui ha avuto un ruolo marginale visto che la vicenda è stata seguita direttamente dal dirigente Schettino, che era un suo superiore, e che, per questo motivo, non aveva continuato ad interessarsi della stessa. L'udienza è stata poi aggiornata per ascoltare altri testimoni della difesa.

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