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Cronaca Lusciano

Il pentito dei Casalesi ricostruisce in aula l'incontro tra i referenti del clan ed il parlamentare

Vassallo: "Cesaro è arrivato in auto". Ma l'ipotesi non è stata confermata dall'altro pentito

E’ stato il giorno del pentito del clan dei Casalesi Gaetano Vassallo nel processo che vede tra gli imputati anche gli imprenditori napoletani Cesaro, fratelli dell'ex deputato ed oggi senatore di Forza Italia Luigi.

Il collaboratore di giustizia ha raccontato davanti alla corte presieduta dal giudice Donatiello del tribunale di Santa Maria Capua Vetere l’incontro che ci sarebbe stato, agli inizi degli anni 2000, tra lo stesso parlamentare, il figlio del boss Bidognetti e Luigi Guida (referente dei Casalesi, oggi collaboratore di giustizia).

Vassallo ha raccontato ai giudici che mentre si trovata coi due ha visto arrivare Luigi Cesaro insieme con un gioielliere di Lusciano: i tre si sarebbero apparati per parlare, secondo quanto ricostruito da Vassallo, proprio degli interventi da fare nella zona industriale di Lusciano. In realtà la circostanza dell’incontro non è stata confermata dall’altro pentito Luigi Guida (detto Gigino o’ drink) tant’è che lo stesso tribunale del Riesame di Napoli annullò la richiesta d’arresto a carico del deputato di Sant’Antimo (la cui posizione è poi stata successivamente archiviata).

I fratelli Cesaro devono rispondere dell’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e per aver “pilotato” la gara d’appalto per la costruzione di alcune strutture nell’ex zona Pip a Lusciano. Per tutti gli imputati è già decaduta l’accusa di concorrenza illecita e turbativa d’asta per l’appalto della costruzione di piscine. L'udienza è stata aggiornata a giugno. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Giovanni Cantelli, Paolo Caterino e Mario Griffo.

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