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Cronaca Mondragone

Camorra e armi, a processo il boss pentito Cascarino

Il 48enne sarebbe stato a capo della cosca dopo lo smantellamento del clan La Torre

Ha cambiato vita, lasciando il clan e diventando collaboratore di giustizia dal marzo dello scorso anno. Ma Giovanni Cascarino, 48enne erede del gruppo La Torre di Mondragone dopo lo smantellamento della cosca a seguito di diverse indagini e arresti, dovrà tornare a processo.

Secondo la DDA prima del suo pentimento ha infatti commesso reati che vanno ancora giudicati, dovendo affrontare le accuse davanti la prima sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Cascarino per l’Antimafia è colpevole di associazione mafiosa e armi. L’iter è ormai alle fasi finali.

Il 48enne di Mondragone è già stato condannato dal tribunale di Napoli per camorra ed estorsione con rito abbreviato, ma gli è stata riconosciuta l’attenuante speciale riservata ai collaboratori di giustizia. Cascarino annunciò il pentimento e la volontà di collaborare con la giustizia lo scorso anno, durante un processo in cui era imputato insieme a Anna Somma, Vincenzo Palumbo, Antonio Miraglia e Alessandro Sbordone.

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