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Cronaca Trentola-Ducenta

CAMORRA & POLITICA Cambia l'accusa per l'ex sindaco

Il giudice dispone la modifica dell'imputazione per Griffo

L'ex sindaco di Trentola Ducenta Michele Griffo aveva un ruolo attivo all'interno del clan dei Casalesi. È quanto ha deciso il collegio presieduto dal giudice Roberto Donatiello, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha accolto la modifica del capo d'imputazione, proposta dal pm Maurizio Giordano della Dda, da concorso esterno in associazione di stampo mafioso.

Per i giudici la contestazione della Procura Antimafia nei confronti dell'ex fascia tricolore non costituisce un fatto nuovo fondandosi su "circostanze già contestate nell'imputazione originaria". In altre parole la nuova accusa si integra con quella precedente non rappresentando circostanze ignote all'ex sindaco.

Il difensore di Griffo, l'avvocato Carlo De Stavola, ha chiesto termini a difesa alla luce della nuova imputazione in modo da poter modificare la linea difensiva. Il legale nel corso dell'udienza aveva invocato di "contestare nuova accusa attraverso il rito ordinario", insomma ex novo. "Fino ad oggi - ha chiarito De Stavola - ci siamo difesi su autorizzazioni e licenze di un centro commerciale adesso ci si accusa di essere il referente del capoclan", Michele Zagaria. I giudici però hanno rigettato l'istanza.

La modifica dell'imputazione per Griffo è arrivata dopo la testimonianza fiume di Nicola Schiavone che aveva indicato l'ex sindaco come il trait d'union tra il boss Michele Zagaria e Nicola Cosentino. Anche se, secondo quanto emerge dall'ordinanza del giudice, le dichiarazioni rese dal figlio di Sandokan non sarebbero state "determinanti" ai fini della modifica dell'accusa per Griffo.

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