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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca San Felice a Cancello

CAMORRA In 2 chiedono l'abbreviato. In 6 a rischio processo

Nuova udienza per l'ex sindaco già condannato a 9 anni in un'altra inchiesta

Ancora Pasquale De Lucia, atto secondo. Dopo il processo dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere terminato la scorsa settimana in cui gli sono stati inflitti ben 9 anni di carcere, questa volta l’ex sindaco di San Felice a Cancello deve difendersi in un processo di camorra della Procura DDA di Napoli.

Stamane udienza preliminare fiume al Tribunale partenopeo davanti al giudice Roberta Attena. A sostituire il pubblico ministero Catello Maresca, destinato ad altra sede, Maurizio Giordano. Insieme con l’ex sindaco e consigliere provinciale sono imputati ben otto persone che rispondono di una serie di reati aggravati dalla circostanza di aver agevolati la camorra: trattasi dell'inchiesta sugli appalti conferiti dal Comune di San Felice a Cancello alle ditte del clan dei Casalesi.

Oltre a Pasquale De Lucia (difeso dall’avvocato Federico Simoncelli) è imputata la ex presidente di Terra di Lavoro ed ex consigliere comunale di Castel Volturno Rita Nadia Di Giunta (difesa dall’avvocato Raffaele Crisileo). Tramite lei il primo cittadino sanfeliciano avrebbe stretto un accordo con Antonio Zagaria, fratello del boss ed ex ‘primula rossa’ Michele per selezionare ed individuare le imprese del clan a cui affidare appalti e lavori del Comune.

La richiesta di rinvio a giudizio riguarda inoltre Felice Auriemma di Arienzo, funzionario del Comune sanfeliciano (difesa dall’avvocato Renato Jappelli), Clemente Biondillo, ex consigliere comunale di San Felice e Costantino Capaldo, imprenditore di Casapesenna (difeso dall’avvocato Clemente Crisci ), Alfredo Pane, ex segretario comunale di Francolise ( difeso dall’avvocato Giuseppe Stellato ), Oreste Fabio Luongo, ex consigliere comunale di Casal di Principe ( difeso dall’avvocato Maurizio Noviello ). Sono indagati in concorso con Pasquale De Lucia per associazione a delinquere aggravata dalla finalità mafiosa.

Sotto processo stamane anche era finito Alfonso Giuseppe Di Giunta, padre di Rita Nadia (difeso dall’avvocato Gaetano Crisileo) e Antonio Zagaria (difeso dall’avvocato Angelo Raucci), fratello del boss Michele ed attualmente in carcere. Pende l’accusa di corruzione aggravata dalla finalità mafiosa.

Oggi avanzate due sole richieste di giudizio abbreviato, per Costantino Capaldo e per Alfredo Pane. L’udienza sarà celebrata a metà luglio prossimo.

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