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Cronaca Succivo

Video hard col prete, i 2 indagati: “Soldi erano regali per il sesso”

Il giudice convalida il fermo per i ragazzi e li spedisce ai domiciliari

Si chiamano Mario Donadio e Yevheneik Borysyuk i due giovani, rispettivamente 22 e 24 anni, finiti agli arresti domiciliari per una presunta estorsione ai danni del prete di Succivo.

Secondo gli inquirenti i due avrebbero ripreso, con uno smartphone, un rapporto sessuale proprio con il parroco e poi avrebbero chiesto una somma di denaro pari a 20mila euro. A condurre le indagini i carabinieri di Marcianise che quasi subito hanno rintracciato i ragazzi e poi li hanno arrestati.

Stamattina i due si sono recati dinanzi al gip Giovanniello, del Tribunale Napoli Nord, per l'udienza di convalida del fermo, accompagnati dal loro legale Enzo Domenico Spina. I due indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere ma hanno reso dichiarazioni spontanee sui rapporti tra loro ed il sacerdote più o meno datati, trattandosi di un piccolo contesto. I due, infatti, avrebbero già avuto rapporti con il prete facendosi pagare per le ‘prestazioni’, con soldi o regalie che facevano comodo ai due giovani. Questo prima di ‘alzare la posta’ riprendendo l'atto sessuale e chiedendo 20mila euro per far sparire il video, cosa che presuppone un'estorsione vera e propria.

Il parroco dinanzi a quella richiesta si sarebbe recato dai carabinieri che hanno acquisito messaggi ed audio inviati via whatsapp. Poi si è impegnato al pagamento di un acconto da mille euro, con banconote segnate. Alla consegna dei soldi ai due è scattato il blitz. Sotto sequestro gli smartphone da cui sono partiti i messaggi, con la Procura che dovrà nominare dei periti per sbloccare i cellulari. Proprio i telefoni potrebbero fare chiarezza sull'accaduto. 

Al termine dell'udienza il giudice ha convalidato il fermo disponendo per i due indagati la misura degli arresti domiciliari.

(Attilio Nettuno)

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