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Cronaca Capua

Pizzo ai campi di calcetto: "Siamo dei Casalesi, da oggi le bibite le prendi da noi"

I Della Valle incastrati da un imprenditore coraggio davanti al giudice. Spunta un'altra donna indagata

"Da oggi tutti i prodotti che tieni nella vetrina frigo li dobbiamo consegnare noi. Qui mi manda Antonio Della Valle, noi apparteniamo al clan dei Casalesi e quindi la merce da oggi in poi la prendi da noi". Queste le parole pronunciate nei confronti del titolare di un complesso di campi di calcetto di San Tammaro da parte di Giuseppe Della Valle, 20 anni da Capua, arrestato stamattina insieme allo zio Antonio Della Valle, di 49 anni, con l'accusa di tentata estorsione dal metodo mafioso.

Un proposito, quello dell'imposizione di bevande, non riuscito solo per la fermezza dell'imprenditore che già in passato aveva denunciato Antonio Della Valle e che, anche in questa circostanza, lo costringe alla resa. 

Nelle pagine dell'ordinanza spiccata nei confronti di 7 persone, indagate a vario titolo per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e per contrabbando di sigarette, spunta anche un'ottava persona indagata. Si tratta della moglie di una delle persone finite ai domiciliari che aiutava il marito preparare le borse contenenti le stecche di sigarette di contrabbando.

Intanto per i due indagati finiti in carcere, Antonio e Giuseppe Della Valle, il gip Isabella Iaselli ha fissato l'interrogatorio di garanzia per la giornata di domani. Entrambi sono difesi dall'avvocato Nello Sgambato.

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