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Cronaca Maddaloni

Pizzini dal carcere per i soldi dei pusher: "Se non paga muore"

Mastropietro indica commercianti e spacciatori. Sul cellulare di Esposito altri creditori nella "carbonara"

Tutti dovevano pagare, commercianti e spacciatori. La quota andava versata ad Antonio Mastropietro, colpito anch'egli dalla misura in carcere nell'ambito degli arresti di oggi sulle piazze di spaccio a Maddaloni targate dal clan Belforte.

Il riferimento alla contabilità emerge nel corso di un colloquio in carcere tra Mastropietro e la moglie Emanuela (non indagata) a cui consegna una lettera con l'elenco di chi doveva pagare e quanto doveva versare. "Sta scritto tutto sopra questa lettera, c'è scritto tutto là", riferisce Mastropietro alla moglie in un colloquio in carcere.

E "là" ci sono, messi nero su bianco tutti i nomi: "Michele 100 (riferito a Michele Gagliardi odierno indagato nda), Fab.Zingaro 3100 (Fabio Romano nda)" ed altri ancora. Somme per le quali Mastropietro esorta sua moglie e a ritirare prima che "fanno il blitz alla Cucciarella".

E Mastropietro dice ancora alla moglie, in un altro colloquio del 28 febbraio 2017: "se io ti dico, amore, in questa settimana ti do degli impegni, va bene? Impegni che non si passano i guai". E gli impegni, secondo i magistrati, sono contenuti in tre pizzini, inseriti nel pacco della biancheria sporca da far uscire dal carcere. Sui foglietti ci sono ancora nominativi anche di un tale Ziciccio che deve 200 euro "se no mor", in quanto "è stato già percosso a titolo di avviso"; ma anche "tutti spacciatori 100 a sett.".

Altri elementi sulle quote da versare emergono in un file denominato "carbonara" rinvenuto sul cellulare di Antonio Esposito su cui compaioni altri nomi di "creditori".

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