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Cronaca Cellole

"Mi hanno picchiato in carcere". La denuncia shock del killer del benzinaio

La circostanza confessata da Krebs durante il processo per l’omicidio di Massimo Neiviller

"Le guardie mi hanno picchiato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere". Lo ha riferito Andreas Krebs che stamattina ha preso la parola nel corso del processo che lo vede imputato per l'omicidio di Massimo Neiviller, residente a Santa Maria Capua Vetere e titolare di un distributore di carburante sulla Domitiana a Cellole.

Krebs ha spiegato come dopo il suo arresto finì in carcere a Santa Maria Capua Vetere dove "sono stato picchiato dalle guardie. Quando hanno saputo che un uomo (Neiviller, nda) era morto mi hanno detto 'bastardo' e mi hanno picchiato".

Circostanze rese note nel corso del l'interrogatorio di garanzia dallo stesso Krebs, che portarono il gip a concedere i domiciliari da cui evase dopo 3 settimane, e ribadite da una comunicazione della Procura di Berlino che ha riferito al tribunale di Santa Maria Capua Vetere i "maltrattamenti" subiti in cella dal tedesco. Per questo motivo venne aperto un fascicolo che si è concluso con l'archiviazione delle accuse.

Oggi, comunque, Krebs è ristretto in un altro carcere.

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